Amanda e il suo padrone (7ª parte) - Racconti Erotici

Amanda e il suo padrone (7ª parte)

... largo. C'erano maschi che scopavano un po' ovunque, era veramente qualcosa di estremamente eccitante e a dire la verità i maschi presenti erano tutti molto sexy e fighi.

Molti stranieri, di tutte le età ma comunque tutti molto boni.

Ovviamente attiravano la mia attenzione soprattutto gli attivi che avevo imparato a riconoscere dopo la spiegazione di Giacomo.

Qualcuno cercava anche di approcciare con me ma io sfuggivo. Un bellissimo uomo maturo tipo bears riuscì anche a trascinarmi dietro una tenda mi bloccò spalle al muro e mi infilò la lingua in gola mentre mi toccava dappertutto. Non so come feci ma riuscii a liberarmi di lui e raggiunsi rapidamente Giacomo. Ero troppo impaurita dalla situazione altrimenti ne avrei approfittato sicuramente.

Mi resi conto che quel posto era veramente il paese dei desideri, un posto veramente unico. Non ho mai più trovato un posto del genere in vita mia.

Ritornando da Giacomo vidi che Jack si era alzato e stava andando via. Salutò entrambi e mettendomi una mano sul culo mi disse che ero veramente una bella troia e mi ringraziava per la bella serata che aveva trascorso con me.

Erano ormai le 2 e pensando che dovevamo fare un'ora di auto per rientrare in hotel dissi a Giacomo che era meglio andare.

Lui mi rispose che era presto e mi disse di non rompere.

"Anzi, mettiti giù a quattro zampe, troia. La serata non è ancora finita per te"

Che cosa voleva fare?

Si abbassò, mi prese il viso con una mano e mi guardò negli ...

... occhi "Adesso ti porto di là, nella zona hot del locale così potrai veramente essere te stessa e cioè fare la cagna e leccare qualche osso" e si fece una gran risata.

"Che bastardo" pensai

Capii che voleva portarmi nel retro del bar dove si poteva scopare con chiunque. Io sinceramente ero appagata e poiché era anche tardi volevo tornare in hotel il prima possibile quindi lo seguii a guinzaglio, a quattro zampe, perché non potevo fare altrimenti.

Entrammo in un salone dove vi era un grande letto al centro e una decina di maschi che scopavano. Una vera orgia. Era difficile capire quanti ne fossero veramente anche perché la stanza era poco illuminata e si intravedevano solo le sagome dei partecipanti all'orgia. Ero sinceramente preoccupata. Non avevo alcuna voglia di salire su quel letto e speravo vivamente che Giacomo non mi obbligasse a farlo.

Tutto intorno la stanza vi erano alcuni uomini che, eccitati a guardare la scena, avevo il cazzo duro e si masturbavano.

Volevo quasi scappare e quindi provai ad alzarmi in piedi ma Giacomo incazzato mi spinse di nuovo giù "che cazzo fai stronza? Ti ho detto forse di alzarti cagna?" E dicendo questo mi trascinò vicino ad uno che si stava masturbando "cagna ecco un osso, leccalo, muoviti"

Dovevo calmare Giacomo e quindi presi a leccare e a succhiare. Il tizio gradi moltissimo il mio pompino ed eccitato com'era ci mise poco a sborrare e quasi inaspettatamente mi ricoprì il viso di crema.

"Brava cagna" mi disse Giacomo ...