1. Ludovica (iii)


    Data: 12/12/2023, Categorie: Tradimenti Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69

    ... storiella della sorellina che va a sbattere con la macchina non era per niente eccitante, anzi. Vuoi scopare, scopiamo. Vuoi andare via, vai.
    
    Mi avvicinai al letto. Iniziai dal vestitino, lasciando sul pavimento della camera.
    
    Non ci guardammo, ma fui in grado di immaginare la sua espressione.
    
    Per ultimo mi tolsi il reggiseno, restando nuda. Mi sdraiai sul letto, lui iniziò a spogliarsi. Aveva delle splendide spalle, ampie e muscolose. Un particolare che avevo già notato qualche mese prima, quando l'avevamo fatto in spiaggia.
    
    Non avevamo tempo da perdere. Appena fu su di me mi baciò. Sentivo il suo desiderio, la voglia di possedere ogni angolo del mio corpo. Mi tastò un seno, gustandone la solidità, sfiorando i capezzoli duri con le dita.
    
    “Sei uno spettacolo.”, mi disse.
    
    “Zitto e scopami.”
    
    Allargai le gambe. Appoggiai i talloni sul suo sedere e con un gesto deciso lo spronai verso di me. Mi mancò il fiato. Solo per un attimo, ma fu qualcosa di unico.
    
    Ce l'aveva grosso. Comunque, non sentì dolore. Ero così bagnata che scivolò dentro di me con facilità.
    
    Quando Daniele si convinse a scoparmi, ...
    ... sul serio, il letto cominciò a cigolare in maniera vergognosa. Ad ogni affondo sembrava crollare.
    
    “Si così, ti prego vai più forte.”, lo implorai.
    
    Mi accontentò.
    
    Il suo cazzo sembrò arrivarmi in pancia, in gola. Stavo godendo troppo. Ci scambiammo lamenti di piacere mentre i respiri si fecero pesanti. Le lingue che si inseguivano.
    
    Trascinata dalla foga gli raschiai la schiena, trascinando le unghie lungo i dorsali allenati. I segni, quelli, li avrebbe visti il giorno dopo.
    
    “Sto per venire.”, disse con la voce rotta dallo sforzo. Aveva il viso fradicio di sudore.
    
    “Resisti un altro po'. Tra poco vengo io.”
    
    Ed era vero, cazzo. Mi mancava un nulla per l'orgasmo.
    
    Non ci riuscì, ovviamente. Un gemito intenso annunciò il suo orgasmo. Chiuse gli occhi, irrigidì i muscoli delle braccia ma sopratutto fece in tempo ad uscire un secondo prima.
    
    Riconobbi il calore del liquido scaricato all'altezza del mio ombelico.
    
    “Cazzo, ti pareva.”, sbuffai. Egoista di merda.
    
    Daniele si distese accanto a me. Nudo e appagato. Tolsi una ciocca di capelli dal viso.
    
    Fissai il soffitto. Ero incazzata nera.
    
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