Ludovica (iii)
Data: 12/12/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69
... non mi dispiaceva affatto. Daniele aveva tradito di nuovo Adriana, e con tutte le probabilità la serata si sarebbe conclusa con una bella scopata. Non male.
Misi una mano fra le sue gambe. Ce l'aveva così duro che sembrava poter scoppiare da un momento all'altro. Volevo tormentarlo un altro po'. Così glielo accarezzai, strusciando il palmo della mano sul bozzo racchiuso nei jeans.
“Certo che sei stronza. Sapevi fin dall'inizio che sarebbe finita così.”, mi disse sorridendo.
“Ma dai? Perchè mi vuoi far credere che mi hai cercata solo per chiarire?”, domandai guardandolo. Gli sorrisi. La barba di tre giorni lo rendeva ancora più attraente.
“La verità è che tu vuoi che scopiamo di nuovo”, continuai. Con le dita toccai la punta del suo cazzo. Ero eccitata da far schifo. In quel momento, probabilmente, mi sarei fatta fare qualsiasi cosa.
“Non voglio rovinare tutto con Adriana. Se stasera facciamo qualcosa non riuscirò a continuare a stare con lei.”
“Mi sa che è tardi ormai. Ci siamo baciati, sei stato dieci minuti con la mano nelle mie mutande, non penso che una scopata farebbe molta differenza.”
Ero ironica, ma lo pensavo davvero.
“Hai ragione.”, ammise dopo qualche istante.
“Che ne dici di fermarci al primo hotel?”, domandai.
La buttai così, senza pensarci. Non sapevo se e quando ci saremmo rivisti. Al massimo sarei rientrata a casa con un pizzico di autostima in meno e l'orgoglio sotto i piedi. Me ne sarei fatta una ragione, comunque. Lo fissai. ...
... Aveva il viso teso, preoccupato. Guardava la strada senza rispondere.
Era davanti ad un bivio. Passare una notte di sesso con me oppure tornare dalla sua fidanzata cancellandomi per sempre.
“Pensaci e decidi.”, dissi ritirando la mano che, un secondo prima, tenevo fra le sue gambe.
Un quarto d'ora dopo entrammo nel parcheggio di un hotel. Un edificio di quattro piani in piena periferia, con un'insegna che consisteva in tre stelle che luccicavano sopra il portone d'ingresso.
Alla reception trovammo un ragazzo con tanto di divisa e cravatta. Ci assegnò una camera al quarto piano. Daniele, ormai convinto della sua decisione, volle fare le cose in grande. Oltre a pagare la stanza per una notte, comprò una bottiglia di champagne molto costosa. Eravamo euforici.
Appena si chiusero le porte dell'ascensore ci baciammo. Non vedevo l'ora di scopare. L'avrei fatto anche in ascensore se non ci fosse stata un materasso ad aspettarci. Anche lui era eccitato. Sentii le sue mani muoversi sotto al vestitino e stringere il sedere. Il culo di una ventenne che va tre volte in palestra alla settimana è di gran lunga più sodo di quello della sua compagna.
L'indicatore dei piani intanto aumentava, passando dalla “T” al “3”. Gli sussurrai all'orecchio ogni tipo di fantasia, promettendogli anche del sesso anale.
Ero bagnatissima.
~
Fu il telefono di Daniele a riportarci nella realtà. Iniziò a squillare appena entrammo in camera. Prima di prendere il telefono dalla tasca dei ...