Ludovica (iii)
Data: 12/12/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69
... da quella serata.
“Mi gira la testa, devo regolarmi con il vino.”, dissi restando in quella posizione.
“Dai che tra poco siamo alla macchina. A proposito, ce la fai a guidare?”
, domandò Daniele.
Non risposi. Staccai la testa dalla spalla e mi voltai verso di lui, avvicinando le labbra al suo collo. Potevo sentire il suo inconfondibile profumo.
Gli baciai il collo. Una volta, due volte, tormentando con la lingua i suoi punti più sensibili.
“Ho voglia di cazzo.”, gli sussurrai nell'orecchio.
L'attimo dopo la mia mano era sulla sua coscia. Il pensiero di farlo cedere un'altra nuova, di scoparmi il fidanzato di quella stronza di Adriana, fu una scarica di adrenalina assurda.
Fra le gambe avevo un lago.
“Ludo, non voglio cascarci di nuovo, ti prego.”, mi implorò.
Afferrai la sua mano destra, che impugnava il cambio dell'auto, e la portai nella parte interna della mia coscia. Il vestitino era talmente corto da non arrivare a coprirla.
“Ludo dai, per favore.”, disse sospirando.
Per stare più comoda, smisi di baciarlo e tornai con la testa sullo schienale. E proprio in quel momento, notai qualcosa. Una sciarpa rosa incastrata fra il mio sedile e lo sportello. Era di Adriana. Pensai, soddisfatta, a quando si sarebbe seduta di nuovo su quel sedile, ignara di tutto.
Guidai la sua mano lungo la mia coscia, facendola scivolare sotto all'orlo del vestito. Lo guardai, sorridendo. Mi stava lasciando fare.
Per cambiare marcia usò la mano sinistra, ...
... staccandola per un attimo dal volante, per poi tornare a controllare lo sterzo.
Mi bastò quel gesto per capire tutto.
Nella penombra della macchina riuscii a riconoscere la sua eccitazione che, in modo lampante, si era fatta strada nei jeans. L'attimo dopo Daniele infilò le sue dita nelle mie mutandine. Venni sopraffatta da un brivido.
“Si, così.”, dissi appena sentii due dita scorrere nella fica. Socchiusi gli occhi. Il piacere era indescrivibile.
“Voglio scoparti subito.”, mi disse cominciando ad andare forte, a spingere fino in fondo. A quel punto non capii più nulla. Ansimai. Più volte. D'istinto strinsi il corrimano dello sportello.
Riprendemmo a baciarci. Non tolse per un attimo le dita dalla mia fica. Durante le curve Daniele si separava, cercava di non far sbandare l'auto, riuscendo comunque a non rovinare quel momento magico.
Al primo semaforo rosso ci fermammo. Lì mi ficcò un terzo dito dentro.
La testa iniziò a girarmi, il cuore pompava impazzito. Una macchina dietro a noi, con dentro un gruppo di giovani ragazzi, inizio a lampeggiarci, divertiti dallo show a cui stavano assistendo. Lì osservai per qualche istante dallo specchietto retrovisore. Appena l'orgasmo mi investì, facendomi irrigidire i muscoli delle gambe, mi dimenticai di loro.
Scattò il verde, così ripartimmo. Ero stravolta. Daniele tornò con la mano sul cambio e io approfittai per sistemarmi il vestitino e riacquistare un briciolo di lucidità.
Mi sentivo una troia. E la cosa ...