Ludovica (iii)
Data: 12/12/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69
... riguardo a noi. E' molto furba, e dubito che non sia accorta di nulla.”
Una parte di me sperava che Adriana avesse scoperto tutto. Peccato che non era così. Mia sorella me lo avrebbe detto, o per lo meno mi avrebbe fatto delle domande. Cosa che non era successa.
“Sospetta, ma non sa. Stai tranquillo.”, dissi prima di bere un sorso di vino. Il sapore era ottimo.
“Non hai detto nulla a Claudia vero?”
“Ma per chi mi hai preso. Secondo te vado a dire a mia sorella che abbiamo scopato? Guarda che Claudia ammazza prima a me, e poi a te.”
Daniele alzò lentamente il calice e lo portò alle labbra. Era così sexy.
“Ok. Allora dopo stasera il capitolo è chiuso.”
“Era già chiuso per me, Dani. Sei tu che mi hai contattato oggi. Ci siamo divertiti una sera e poi tanti cari saluti.”
Per me era stato solo un gioco, un avventura. Per lui, invece, era stato qualcosa che gli aveva incasinato la vita.
“Volevo chiarire con te questa situazione.”
“E serviva invitarmi a cena? Bastava dirlo per messaggio”, scossi la testa divertita.
“Si, io sono fatto così”
“Va bene, lo apprezzo. Ora però godiamoci la cena.”
Sorrisi avvicinando il mio calice al suo. Lui ricambiò. I nostri bicchieri si toccarono e, guardandoci negli occhi, bevemmo un altro po' di vino.
Mezz'ora dopo, al calare della sera, avevamo finito vino e carne. Il vento era una calda carezza sul viso. Daniele non mi ostacolò quando lo convinsi ad ordinare la seconda bottiglia di Amarone. La tensione di ...
... inizio serata era sfumata. Bicchiere dopo bicchiere ridemmo insieme alle battute più insensate. La magia di quel weekend sembrava essere tornata fra di noi.
“Cazzo, ho bevuto tantissimo. “, ammise Daniele fissando il bicchiere vuoto. Sarebbe stato meglio dire “abbiamo”. Avevo la testa pesante, ridevo senza motivo. Anche se aveva bevuto più di lui ero quella messa meglio. Forse perchè a differenza sua ero abituata.
Daniele aveva il viso infiammato.
“Se torni ubriaco da lei? Come glielo spieghi?”, domandai con un ampio sorriso. L'idea mi stuzzicava.
Mossi prudentemente il calice facendo ondeggiare il vino presente all' interno.
“Sa che sono ad una cena di lavoro. Quindi ho un'ottima scusa.”
“La cazzata più scontata del mondo. Bravo, ottima fantasia.”
“Grazie.”, scoppiò a ridere. Era andato.
“Dani, hai bevuto veramente troppo.”, scossi la testa. Bevvi un altro po' di vino.
“E ci sarebbe da finire ancora mezza bottiglia.”, ammise Daniele. “Però è meglio chiedere il conto e andare.”
“Certo. Come vuoi”.
~
Un quarto d'ora dopo eravamo nella sua auto, sulla via del ritorno. Nel frattempo “Rewind” di Vasco Rossi ci teneva compagnia.
“Grazie per la cena, non dovevi.”, dissi voltandomi verso di lui.
“Tranquilla, l'ho fatto volentieri.”
Mostrò un sorriso incerto. L'imbarazzo era palese.
Senza riflettere, quasi d'istinto, poggiai la testa sulla sua spalla. Sapevo che con quel gesto lo avrei messo in difficoltà, ma me ne fregai. Volevo di più ...