1. Asia, quando diventai lo schiavetto della classe


    Data: 27/11/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Prime Esperienze Trans Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster

    ... un po’ qua.”
    
    “No, vi prego. Questo no.” Supplicai.
    
    “Pensavo ti piacesse quello che esce dai nostri cazzi. Sborra o piscio dovresti essere pronto a prendere tutto quello che ti diamo.”
    
    I ragazzi si scambiarono uno sguardo complice e assentirono. Abbassai lo sguardo. Non avevo scelta.
    
    Nicola gongolava, mentre si portava al mio fianco. Tirò fuori il cazzo, stavolta a riposo. Lo guardai sperando in un gesto di clemenza, ma con un cenno del mento mi invitò a fare il mio dovere. Accolsi il suo cazzo in bocca. Così piccolo mi entrava tutto. Nicola ebbe un attimo di tensione, poi uno spruzzo caldo e acido mi inondò la bocca.
    
    “Guai a te se ne fai uscire una goccia. Non voglio puzzare di piscio.” Mi mise in guardia Nicola, mentre il suo piscio mi colava veloce in gola. Cercai di non soffocare, inghiottendo più velocemente che potevo. Finalmente gli ultimi schizzi mi colpirono il palato. Mi fece tirar fuori la lingua e mi guardò, mentre ricevevo le ultime gocce.
    
    “Sei proprio un cesso ambulante. Tutta te la sei bevuta.”
    
    “Anche a me scappa, cesso.” Disse Francesco e a occhi bassi mi portai di fronte a lui per aiutarlo a svuotarsi.
    
    Alla fine, anche a chi quasi non scappava, ...
    ... vollero pisciarmi in bocca pochi schizzi per godere di quel senso di dominio chi gli dava. Io avevo la vescica che mi esplodeva. Lo stomaco mi gorgogliava, mentre sentivo la sborra accumulata che mi premeva sullo sfintere per riuscire a uscire. Mi alzai e andai dalla professoressa a pregarla di fermarci.
    
    “A qualcun altro scappa?” Chiese alla comitiva.
    
    “No, prof. Noi ce la facciamo a tenerla.” Rispose Nicola per tutti. Il bus fu percorso da risate.
    
    “Manca poco e siamo arrivati. Non ce la fai a tenerla ancora un po’?” Mi chiese quasi irritata.
    
    “La prego non ce la faccio più.”
    
    “Va bene. Alla prossima stazione di servizio ci fermiamo.”
    
    Appena il bus ebbe finito di posteggiare saltai giù e corsi in bagno. Un brivido di liberazione e di dolore mi pervase, quando finalmente espulsi tutta la sborra che avevo raccolto. Quando anche la vescica si fu scaricata, mi rilassai. Il senso di sollievo durò un attimo. Gli occhi mi si riempirono di lacrime e scoppiai a piangere seduto sul cesso di una stazione di servizio.
    
    Qualcuno bussò alla porta del gabinetto. “Ehi, tutto bene, Luca?” Era uno dei professori. Mi asciugai le lacrime e risposi di sì.
    
    “Dai, allora apri. Ho un regalino per te.” 
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