Asia, quando diventai lo schiavetto della classe
Data: 27/11/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Prime Esperienze
Trans
Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster
... mingherlini di Mario e Gianluca, ma non devi aver paura.”
“Ehi, cazzo dici.” s**ttò su Mario. “Dopo ti faccio vedere come lo faccio gridare.”
Mi portai davanti a Simone e piano piano calai il mio culo sulla sua asta che mi puntava minacciosa. Il suo cazzo era umido del suo spunto, ma io ero ancora dolorante per le scopate di ieri. Gemetti di dolore, mentre la sua cappella si faceva strada dentro la mia carne, aprendomi con un coltello.
“Ehi, che succede là in fondo?” Chiese un professore.
Simone mi diede uno spintone per farmi rispondere. “Niente, professore. È tutto apposto.” Dissi, cercando di rendere il tono della mia voce il più naturalmente possibile.
“Bravo. Ora fai, silenzio. O vuoi che i professori ti vedano con un cazzo in culo?” Mi mise in guardia Simone. Il bus ebbe una scossa e io persi l’equilibro, precipitando sul suo cazzo. I ragazzi trattennero una risata, mentre una smorfia di dolore mi contorceva la faccia.
“Fa male?” Chiese Francesco divertito.
Io annuii.
“Bè, alla fine deve far piacere a me mica a lui, no?” Disse Simone. “Ora muoviti.” Mi ordinò e a fatica mi sollevai per lasciarmi cadere, lanciando un gemito sommesso. E poi ancora mi sollevavo e mi lasciavo cadere. I ragazzi mi stavano fissando tutti in preda all’eccitazione, vedendomi che mi impalavo da solo.
“Cazzo, voglio dare io il ritmo. Voglio fottere a pecorina io.” Si lamentò Simone.
“Sì, così ti vedono. Fallo stare fermo sollevato e muovi tu il bacino.” Gli suggerì ...
... Edoardo che si era sporto da di fianco a Francesco. Simone mi fece sollevare leggermente e iniziò a muovere il bacino su e giù. Su e giù. E in un attimo anche lui si svuotò dentro di me.
“Stringi le chiappe. Non vogliamo sborra in giro.” Disse Gianluca, preoccupato delle apparenze come sempre. Tenni le chiappe strette, mentre Simone sfilava il suo cazzo esausto. Stava ansimando soddisfatto.
Uno dopo l’altro i miei compagni vennero in fondo e mi scoparono. A nessuno importava più che immergevano il loro cazzo nella sborra di quelli che gli avevano preceduti. Anzi, sembravano più eccitati che fosse così scivoloso.
“Cazzo, stai esplodendo di sborra.” Disse Mattia, quando anche lui sfilò il suo cazzo dal mio culo e un filo di liquido bianco mi colò sulla coscia.
“E ci credo. Gli avremo sborrato in culo in una quindicina.” Rise Mario.
“Alla fine i porta-sborra come lui servono a quello.” Calcò Francesco.
“Mi dispiace, Luca. Ma sai come si dice di noi ragazzi, no? Siamo giovani, sono gli ormoni e dobbiamo sfogarci.” Disse Mattia, dandomi un paio di colpetti sul culo e chiudendosi la patta. Per fortuna avevano finito. Presi un fazzoletto mi pulii la sborra che era colata fuori e mi tirai su i pantaloni, tornando al mio posto vicino al finestrino.
“Cazzo, quanto manca? Mi scappa troppo da pisciare.” Esclamò Nicola.
“Ma di che ti preoccupi. Abbiamo tutto quello che serve qui.” Disse Simone.
“Uh? Non ce mica il gabinetto su questo bus.”
“Come no? Luca vieni ...