Il segreto del miliardario - prefazione
Data: 25/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: sposato40, Fonte: Annunci69
... sfumato.
Il copriletto e i cuscini erano trapuntati, ma niente di eccessivamente pacchiano, di un nocciola molto rilassante, e dalla parte opposta, un comò panciuto con le maniglie dorate, faceva bella mostra di sé sotto ad uno specchio ovale, enorme, nel quale mi sarei sicuramente specchiato a lungo, anche dal letto, dove, ne ero sicuro, mi sarei fatto tante di quelle seghe da consumarmi l’uccello.
Tra quella parete e l’altra di fianco, occupata per lo più dalla grande finestra con i battenti a riquadri, come una grande villa inglese, e dalle sue tende, pesanti orpelli di seta ricamata, di un verde e di un rosso quasi natalizi, c’era la porta che dava nel bagno privato, con una grande vasca in porcellana, sorretta da quattro piedini di ottone lucente, come la rubinetteria di lato, mentre un grande mobile in noce si stagliava contro la parete di fronte, piastrellata con minuscole tessere di mosaico, che creavano un disegno classico, sul quale un piano di marmo giallo nascondeva un grande lavandino ovale, coi rubinetti identici a quelli della vasca, brillanti come fossero stati appena lucidati.
Un grande specchio rettangolare, con due lampade appese, in vetro opalizzato bianco, sembrava un quadro, con quei due fiori luminosi, e la cornice di legno incisa, mentre i due sanitari, wc e bidet, erano nascosti dietro due bassi muretti, che li facevano letteralmente sparire alla vista.
“Da questa porta finestra puoi uscire sul terrazzo, fumare, fare quel cazzo che vuoi, ...
... tanto è affacciato sul grande giardino nel retro della casa, e puoi uscire anche nudo” disse, portandomi poi fuori e chiudendo la porta a chiave.
Proseguimmo per almeno un paio d’ore, girando ogni stanza, passando al piano di sotto, la cucina, la biblioteca, la piscina coperta sul retro, e quel giardino enorme, in uno stile ibrido, fra l’inglese e il tropicale, con dei fiori splendidi.
Venni presentato a Filippo, alle cameriere, alla cuoca, e tutti mi accolsero col sorriso, senza sapere quale sarebbe stato il mio ruolo, ma furono tutti cordiali, molto disponibili, e mi assicurarono di esser pronti a soddisfare ogni mia richiesta, ogni mio bisogno.
Alla fine di quel giro turistico, così piacevole che non mi accorsi nemmeno di quanto veloce passò il tempo, il padrone di casa mi accompagnò alla macchina, dove Stewart, un giovanotto sorridente e molto carino, nella sua livrea bianca e nera, mi aspettava, già di fianco la portiera spalancata.
“Ci vediamo più tardi, non serve che porti qui tutta la casa! Se hai bisogno di qualcosa basterà chiedere, ok?” disse, sorridendomi ancora.
“Tranquillo, Giorgio, ci vediamo dopo”, gli risposi, guardandolo negli occhi, poi salii in auto, con l’autista che richiuse la portiera, e già assaporai quella vita da ricco, e la sensazione fu piacevole, davvero tanto piacevole.
Stewart sfrecciò per la strada con quell’auto costosa come un fulmine, ma quel sedile era talmente comodo che non me ne resi nemmeno conto, solo quando vidi la ...