Fuori corso - Racconti Erotici

Fuori corso

... assenza di Lucrezia, non era presente.

Si dice che l’occasione fa l’uomo ladro e, nel suo caso, rimbecillisce; senza tenere in conto che rischiava di perdere la gallina dalle uova d’oro, Filippo provò ad alzare l’asticella dello scontro; era chiaro che lui era totalmente schiavo di quella donna; quasi per reazione, decise di farle un tiro innocuo ma che desse il senso della sua libertà, nonostante la palpabile dipendenza da lei e dai suoi soldi.

Si discuteva animatamente, nel bar, di trovare un posto dove poter fare un poco di sesso libero tra coppie abbastanza affiatate; in particolare, quattro erano quelle che più volentieri ci avrebbero provato; una di esse era quella formata da Filippo e da una ragazza ventenne recente conquista e un poco più interessante delle altre; parlando segretamente con gli altri tre maschi, rivelò che sarebbe stato in grado di portarli in un posto da sogno libero da sguardi indiscreti.

Naturalmente, la proposta fu accolta con entusiasmo; lui, in mesi di frequentazione, era riuscito a collocare esattamente l’ubicazione della villa; il possesso delle chiavi di ingresso gli consentiva di entrare senza problemi; nell’ipotesi peggiore, potevano sfruttare il parco e la piscina per passare qualche ora in relax e fare sesso sui lettini; detto fatto, un mercoledì mattina si trovarono con due macchine al bar e si recarono alla villa.

Lasciarono le auto parcheggiate fuori, per non esagerare; Filippo aprì il cancello ed entrarono; non ebbe ...

... nemmeno bisogno di aprire la porta di ingresso, di cui aveva comunque la chiave, perché le ragazze si precipitarono subito alla piscina, si denudarono e si lanciarono in acqua, visto il clima assai caldo; i ragazzi si precipitarono a ruota, anch’essi nudi, e cominciarono a scopare direttamente nell’acqua.

L’arrivo della polizia li sorprese nudi, in acqua, che scopavano come scimmie; Filippo non sapeva, e non aveva ipotizzato, che la villa aveva un sistema di allarme, silenzioso ma collegato direttamente con la polizia, che era scattato non appena avevano varcato il cancello; per quanto non molto ferrato in diritto, si rendeva conto che era violazione di proprietà privata e forse atti osceni; decisero seduta stante di dichiarare che avevano scavalcato il muro.

Per evitare uno contro più duro con Lucrezia, da cui sarebbe uscito assai malconcio, non tentò neppure di spiegare i rapporti che intercorrevano tra lui e la padrona della villa; lei forse rischiava uno scontro coi suoceri, ma loro quattro si sarebbero giocati tutta una vita; in Commissariato dichiarò di avere notato la piscina, di avere visto una possibilità di scavalcamento del muro; accertatosi che la villa rimaneva vuota per giorni, aveva pensato solo ad un bagno e ad un po’ di sesso fuori da sguardi indiscreti.

Lucrezia, prontamente avvertita, colse a colpo d’occhio la situazione e dalle dichiarazioni rilasciate capì che l’imbecille aveva per lo meno evitato uno scontro autentico; dichiarò di rinunciare a ...