1. Fuori corso


    Data: 06/08/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... contatto si indurì di colpo; dopo un attimo di esitazione, la signora si appoggiò nettamente con tutta la schiena, assaporando la giovane tempra del ragazzo; da quel momento, diventarono quasi inseparabili e lei si preoccupò di guidalo e di orientarlo, all’apparenza con fare materno ma in realtà con una estrema sensualità.
    
    Non si lasciava scappare nessuna occasione per toccare il corpo muscoloso di lui e assaggiò tutte le parti, dalle natiche dure al torace forgiato da palestra e vita sana; passò più volte con le mani sulla patta e si decise, finalmente, ad assaggiare a pieno palmo la mazza dura e grossa, guardandolo negli occhi con estremo desiderio ormai più che evidente; si trattava solo di trovare il modo, il posto e il momento per assaggiare quella mazza che aveva risvegliato in lei istinti quasi dimenticati.
    
    Arrivati alla cassa, lei gli fece cenno con la mano di non fare niente e fece caricare sulla sua carta di credito i due carrelli; quando si avviarono al parcheggio sotterraneo, lui la seguì come un’ombra, portando parte delle sue borse; si diressero all’elegante Suv che lei aveva parcheggiato in un angolo abbastanza distante, nel punto meno frequentato e più oscuro, quasi presentisse che le sarebbe tornato utile.
    
    Caricate le borse nel bagagliaio, aprì le portiere posteriori e lo fece entrare; entrò anche lei, al suo fianco; si accorse che i vetri affumicati impedivano di guardare dentro e si lasciò andare; la avvolse nel bacio più sensuale di cui fosse ...
    ... capace e sapeva per esperienza che sarebbe crollata subito; le mulinò nella bocca una lingua esperta e capace di suscitarle brividi; la donna si sentì agitare nel ventre sensazioni quasi dimenticate e si abbandonò al piacere che l’incontro prometteva.
    
    Mentre lui la travolgeva nel bacio, lei allungò le mani sulla patta, aprì la cerniera e tirò fuori, non senza una certa difficoltà, il cazzo durissimo; lo accarezzò a lungo, a due mani, beandosene e colando come una fontana, per la prima volta dopo mesi; si staccò quasi con forza dal bacio e si abbassò a leccare la mazza in punta, raccogliendo gli umori di precum che già apparivano; leccò a lungo, con passione e godimento, l’asta e i coglioni, ammirandone e gustandone la consistenza e il calore.
    
    Quando la affondò in gola, si sentì quasi soffocare, tanto era stata rapida e violenta la scopata in bocca; resistette al blocco del respiro e ai conati di vomito e cominciò a succhialo con diligenza e sapienza; si infilò una mano sotto la gonna, artigliò la figa, spostando lo slip, e si masturbò mentre succhiava il cazzo e o faceva scivolare in bocca avanti e indietro; Filippo si impose di resistere; non sapeva che cosa desiderasse la donna e lasciò che si pascesse del cazzo ruotandoselo nella bocca.
    
    Quando la sentì gemere senza rumore, perché la bocca era piena del cazzo, le sollevò delicatamente il viso e si abbassò a baciarle i seni da sopra la camicetta; lei la aprì, spostò il reggiseno e gli offrì i capezzoli da succhiare; lo ...
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