1. Fuori corso


    Data: 06/08/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... l’interessava era una femmina straordinariamente bella, giovane, attiva e bollente; se gara ci doveva essere, sarebbe stata solo con la memoria delle capacità amatorie di suo marito che, a detta di tutti, erano state notevoli; dalla sua, aveva solo la possanza del cazzo che lei aveva misurato da sopra i vestiti e la coscienza che, a letto, nessuno gli avrebbe tenuto testa.
    
    L’avvolse in un bacio avvolgente e sensuale che ricambiò con la stessa energia; tutto il corpo di lei sembrava baciare il suo, dalla bocca al seno all’inguine che lo stimolava e lo portava quasi al limite dell’orgasmo; si rese conto di avere a che fare con una femmina di assoluta qualità, capace di dare emozioni ad altissima temperatura, senza neanche toccare il cazzo; la lasciò fare e si abbandonò al piacere di una scopata in piedi, senza muovere i vestiti.
    
    Sentiva gli orgasmi di lei dai palpiti del ventre, dalla salivazione e dai piccoli gemiti che soffocava in un bacio, in una mano o semplicemente in un lungo sospiro; gli parve di sentirla sborrare, ma non era facile intuire in quelle condizioni; poi si mossero le mani e cominciarono a ‘sentirsi’ concretamente, lei il pacco notevole che liberò rapidamente dalla cintura e dalla chiusura del pantalone, lui il seno abbondante e carnale con aureole e capezzoli da sballo.
    
    Lo guidò verso una camera, difficile stabilire quante ne avesse la villa, e cominciò a spogliarlo, liberandolo di giacca e camicia, prima, e di pantaloni e scarpe, dopo; lui ...
    ... si trovò in boxer davanti a lei che fece cadere con un gesto l’abito da sera e gli apparve completamente nuda, perché non aveva intimo; sbarrò gli occhi di fronte ad un corpo perfetto, giovane, tonico, abbondante nei punti giusti; la ‘bevve’ tutta con gli occhi e, per la prima volta, restò senza parole né fiato.
    
    Gli tirò giù il boxer che lui scalciò, prese fra le mani il cazzo ma non mosse un dito; si stese schienata sul letto ed allargò le cosce; lui capì e si accosciò davanti alla figa completamente rasa e prese a leccare le grandi labbra tumide di piacere e già grondanti; passò la lingua a spatola su tutta la figa con la punta stuzzicò le piccole labbra; usò le dita per aprirle e far emergere il clitoride nascosto; lo prese tra indice e medio e lo stimolò su e giù.
    
    Tremò come per una scossa, gemette e si agitò a lungo mentre lui continuava imperterrito a masturbarla; quando raggiunse l’orgasmo, non trattenne l’urlo che le era sgorgato dal petto, gli prese la testa e lo obbligò a continuare con la lingua; per saggiarla fino in fondo, mentre la leccava con passione e metodo, infilò in vagina le dita che aveva usato sul clitoride e le passò al buchetto per verificarne la duttilità; sentì le dita letteralmente ingoiate, ambedue, dal buco del culo.
    
    Lucrezia allargò a compasso le cosce e le portò dietro la sua testa; Filippo si sentì come imprigionato con la bocca sulla figa, fece scivolarle mani sul corpo ed andò ad artigliare i due capezzoli che titillò e strofinò ...
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