1. Generi diversi 3


    Data: 10/08/2023, Categorie: Trans Autore: Lorycrossdresser, Fonte: Annunci69

    ... lampo passò nella testa dei Riccardo, del Faraone della scuola.
    
    Giulia si avvicinò a Lory che rimaneva silenziosa, “Sai lei, ma eri troppo eccitato per capirlo, non è la mia nipotina, figurati se la consegnavo a uno stronzo come te, no non è mia nipote, ma è il tuo compagno di classe”
    
    Con calma sollevò la parrucca a caschetto nero corvino dalla testa di Lory scoprendone i capelli giallo sporco.
    
    “Lorenzo!” disse Riccardo, che poi rimase in silenzio, le parole, ma anche le offese, gli insulti rimasero intrappolati dentro di lui, annodati in maniera inscioglibile ai pezzi di ciò che rimaneva del suo ego.
    
    “Sai mi hanno mandato delle foto su whatsApp, le vuoi vedere sono molto sexy, guarda, guarda questa ad esempio” sullo schermo apparve lui con gli occhi chiusi la testa riversa all’indietro e la bocca aperta come segno di piacere, e inginocchiato il suo compagno di classe Lorenzo, truccato e vestito da donna ma riconoscibilissimo con la sua capigliatura color paglia bruciata.
    
    Lory si sistemò nuovamente la parrucca tornado ad essere la bambolina sexy che era stata fino a qualche minuto prima.
    
    “Cosa ne dici, la smettiamo di fare gli stronzi? Cosa ne dici?”.
    
    Riccardo si lasciò scivolare sulle gambe accucciandosi su se stesso, raggomitolato, sprofondato in un incubo.
    
    Solo adesso si rendeva conto della sua assoluta superficialità, di quanto fosse stato facile aggirarlo.
    
    “Lorenzo …” disse con un filo di voce, “Però ti piaceva succhiarmelo, vero ...
    ... troia!”
    
    “Altroché!” rispose prontamente il compagno di classe, “Altroché, sei bellissimo, stronzo, ma bellissimo, e poi ha ragione Giulia hai un gran bel cazzo!”.
    
    Riccardo era accasciato su se stesso sporco e macchiato di sangue.
    
    La ferita inflitta con gli incisivi si era rappresa, rimanevano solo le macchie e uno stato di prostrazione profonda.
    
    Giulia e la sua mazza da baseball erano li pronte a colpire ancora ma Lory la fermò risparmiando Riccardo da un altro colpo.
    
    Le due donne si guardarono senza dirsi nulla e sempre senza dirsi nulla si incamminarono facendo risuonare i tacchi sul selciato sconnesso.
    
    Giulia aveva la mazza sulla spalla e sorrideva soddisfatta, Lory, invece era pensierosa.
    
    “Siete e rimarrete due luride troie! Ecco cosa siete solo e soltanto troie!” .
    
    Dall’interno della casa arrivava la voce un po’ ovattate di Riccardo che sfogava la sua rabbia e la sua frustrazione urlando improperi.
    
    “Aspetta” disse Lory sentendo quelle parole, “Lascia stare, andiamo”, replicò l’insegnante.
    
    “No aspetta, mi sono dimenticata una cosa” dicendo questo si fermò e tornò su i suoi passi, Giulia la seguì.
    
    Riccardo era in terra sporco, tumefatto, macchiato di sangue rappreso, era solo il lontano ricordo del Faraone della scuola.
    
    “Puttane, maledette puttane” disse ancora con poca convinzione.
    
    Giulia prese la mazza che aveva in spalla per colpirlo ancora, ma Lory la fermò nuovamente.
    
    “Aspetta, mi sono dimenticata una cosa” la nipotina guardò quella che ...
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