1. Tutta colpa dell’epatite? 2


    Data: 04/08/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... tenne stretto mentre si concentrava sul piacere che partiva dal seno e, come una scarica elettrica, le piombava in figa scatenando orgasmi a ripetizione come se stesse svuotando un pozzo di libidine pieno, dopo mesi di astinenza.
    
    Sentì che anche lui vibrava per la voglia di esplodere ed accennò ad una leggera masturbazione, quel poco che l’ingombro della stoffa le consentiva; non riuscirono a reggere a lungo, sopraffatti dalle tensioni, dalla voglia, dalla necessità ormai fisiologica di scaricare tutto attraverso il piacere; sentì lo spruzzo della sborrata di lui che si schiantava contro la stoffa e affettuosamente strinse il cazzo mentre scaricava le palle nelle mutande; si accorse di urlare il suo orgasmo contemporaneo.
    
    Scivolò dolcemente nel sonno mentre invocava il nome di Roberto; lui la lasciò sprofondare, delicatamente si spostò, sgusciò via e andò in bagno; al ritorno, cambiò lettino e dormì in quello che aveva indicato a lei; si svegliò presto, come nelle sue abitudini, e la lasciò dormire saporitamente; uscendo, incrociò gli altri conviventi e li avvertì che in camera sua dormiva la sorella che vi sarebbe stata per qualche tempo; glissò sulle battute di spirito e andò a seguire i corsi.
    
    Mara si svegliò intorno alle nove; era rilassata e dolcemente soddisfatta; si preparò rapidamente; per fortuna, suo marito le aveva fatto recapitare in ospedale alcuni vestiti e della biancheria; rifletté che anche del suo guardaroba, per quanto esiguo, si doveva ...
    ... preoccupare; con molti interrogativi in testa, forse per la prima volta, andò difilata alla fabbrica e chiese di parlare col dirigente dell’ufficio del personale.
    
    Tutto fu più semplice del previsto; l’intervento del Sindacato aveva fatto ‘congelare’ il suo posto di lavoro; l’unica variante fu quella della squadra, per evitare che dovesse tornare coi vecchi compagni ed essere esposta ad eventuali iniziative indesiderate sia da lei che dalla Direzione; per il resto, tutto rimaneva nei binari che ben conosceva; turni di mattina, di pomeriggio e di notte alternati settimanalmente, stessa paga e ritmi adeguati; le chiesero di riprendere immediatamente; accettò.
    
    Cominciò il mese di soggiorno in casa di suo fratello; quando aveva il turno mattutino, pranzava in mensa, all’uscita, e cenava con suo fratello; nel turno pomeridiano, pranzava in mensa, prima di entrare in servizio e cenava appena terminato il lavoro; per il turno di notte, pranzava col fratello all’università e cenava in fabbrica prima dell’inizio; il ritmo le risultò opportuno e trovò il tempo, nelle ore libere, di dedicarsi alla casa, per aiutare i quattro universitari, e al lavoro al Sindacato che presto la coinvolse.
    
    Nelle notti che trascorreva in camera con Loris, avevano cominciato a fare l’amore; superato l’imbarazzo della prima sega, lui si era informato ed aveva saputo che scopare in bocca o nel culo era lecito, anche a pelle; per le seghe e i ditalini, non esistevano indicazioni; solo per scopare in figa gli ...
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