1. Tutta colpa dell’epatite? 2


    Data: 04/08/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... cazzo perché non ne stai succhiando uno … perché credi che sia qui? Vedi qualcun altro? Ho tanta rabbia contro di te, contro la tua imbecillità, la tua fanciullaggine, la tua sventatezza; ma ti sto portando alla mia abitazione; il mio compagno di stanza è tornato a casa e ci resterà qualche tempo; per un mese ti riesco a garantire un tetto; poi dovrai cercare e trovare una soluzione; ti voglio bene come sempre; per questo sono ancora più arrabbiato con te.
    
    Non capisci che mi sento cornuto quanto tuo marito? Dovrei ucciderti come farebbe papà, se ti avesse tra le mani; ma sei la mia Mara, la sorellona che ho amato e amo. Quindi stai un poco zitta, stammi vicino e cerca di volermi bene senza fare stupide domande; d’accordo?”
    
    Si appoggiò alla sua spalla e si lasciò guidare all’appartamento in cui condivideva una camera con un amico, assente per qualche tempo; le indicò il lettino dove poteva riposare; nella sala comune, dove pranzavano e si intrattenevano, si sedettero e finalmente Mara riuscì a confessare la stupidaggine di una ragazza, forse cresciuta male, che aveva creduto un gioco scopare con tanti sconosciuti per circa un mese.
    
    Non era neanche tanto difficile, parlare con Loris col quale, più di dieci anni prima, aveva scoperto il sesso e i suoi piaceri in un empito di esaltazione infantile che li aveva portati a violare i limiti del proibito in un gioco di affetto che tracimava nella voglia e si scaricava in dolci e lunghe masturbazioni; cercò di spiegare al ...
    ... fratello che aveva ‘voluto’ interpretare quelle intemperanze alla luce della stessa logica; solo quando si era vista a un passo dall’AIDS, aveva capito fino in fondo l’errore commesso.
    
    Purtroppo, l’evoluzione dei fatti l’aveva portata ad essere adultera e puttana; non vedeva possibilità di rimediare e chiedeva a Loris, confidente, complice e fidatissimo amico, prima che fratello affettuoso, cosa potesse fare per uscire da quella sacca in cui si era chiusa; lui non poté che suggerirle di cambiare registro se aveva capito la lezione; per qualche tempo, poteva sostenerla, perché anche i genitori, pur addoloratissimi per quanto era capitato, gli avevano fornito mezzi per mantenerla.
    
    Ma la svolta doveva darla lei stessa, recuperando il lavoro, trovandosi una sistemazione ed imparando a gestire meglio il suo tempo, per non farsi travolgere da capricci infantili per una non bene smaltita sindrome di Peter Pan che le impediva di crescere e di affrontare con maturità i condizionamenti della vita; Mara ricordò che aveva contestato sempre a suo marito l’impegno nel sindacato e nella Protezione Civile, senza rendersi conto che questo lo rendeva migliore ed anche più apprezzato.
    
    Loris le suggerì che forse al sindacato poteva trovare non solo sostegni ma anche ragioni di impegno e di vita; frequentando altri lavoratori fuori dalla fabbrica, poteva anche sperare di costruire una nuova realtà sentimentale, visto che doveva comunque dimenticare il matrimonio e le certezze che le aveva ...
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