1. Racconto libero - l'oscuro ivÁn - parte 2 la soffitta


    Data: 28/07/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Syren, Fonte: Annunci69

    ... questa notte.
    
    Miagolo di piacere ed indecenza al sentire che sta lappando il mio buchetto ormai rilassato ed intriso di umidori, senza alcun tabù o vergogna moralista affonda la sua lingua nel mio retto dissetandosi. Sembra non ci siano più barriere fra noi e questa valutazione mi procura forti scariche di eccitazione mentale.
    
    Non ho la forza o la volontà di reagire quando mi morde le chiappe ed i fianchi, la carne più tenera dell’interno coscia, la pelle della schiena, il tricipite del braccio e poi ancora l’incavo fra collo e spalla. Mi raspa come la lingua di un leone con la sua preda insanguinata, ma mi scopro a godere di quelle brevi scintille di sadismo. Mi lamento tra piacere e fastidio, gioisco tra dolore ed adorazione. Sono irrimediabilmente suo.
    
    Sento una leggere pressione al collo ed orientandomi nella mia nebulosa mentale capisco che ha mantenuto la sua promessa e mi ha rimesso il collare.
    
    Lo adopera per strattonare e tirarmi a sé per un bacio languido e focoso. Il peso del suo corpo sul mio, poi una pressione consistente sulle porte dell’ano, ho solo l’energia per pregarlo di indossare un profilattico prima che m’infilzi con un colpo di reni.
    
    Sono talmente bagnato e dilatato che il suo pene affonda come un coltello caldo nel burro, ma la forma carnosa mi mozza comunque il respiro in gola, poi stramazzo sul materasso, sottomesso ai suoi colpi.
    
    Nel corso di questa notte i suoi giochi mi hanno consumato qualsiasi tipo di rifornimento, mentre lui ...
    ... appare rinvigorito.
    
    Mi afferra stretto dai fianchi e scatena tutta la sua furia animalesca, ruggendo, muggendo gemiti taurini, sfogando il proprio godimento nella sua lingua d’origine e galvanizzato da una sorprendente erezione, non si trattiene.
    
    Sconquassato dal suo ritmo che si riverbera dall’interno del mio culo per tutto il resto del corpo, grido il mio piacere masochista, per quanto possano permetterlo i miei polmoni a corto di ossigeno.
    
    Continuando a rimanere un burattino sotto il suo volere, mi lascio trasportare in un turbinio di posizioni con il collare sempre come appiglio: stretto al suo addome mentre mi cinge con un braccio, sdraiato sul fianco mentre una sua mano mi preme contro una coscia e me la scosta per entrare meglio dentro di me, a gambe sollevate e tutto il peso su di me, baciandomi e mordendomi con passione.
    
    Sento un liquido colarmi lungo le cosce, il piacere è totalmente concentrato all’interno del mio sfintere sotto un costante attrito di carni, il peso del suo corpo e la forza delle sue mani ovunque, mi eccitano. Il suo odore impregna le mie narici annullando tutti quelli esterni e la mia volontà, i suoi occhi baluginano nella luce soffusa incantandomi e le sue parole straniere fomentano la mia lussuria.
    
    Non ragiono più, i pensieri sono troppo stancanti per venire formulati, i muscoli non rispondono più ai miei comandi involontari e si abbandonano alla sua furia. Non so per quanto mi lascio penetrare, ma ad un certo punto percepisco lo ...