1. La vera nuziale 1


    Data: 02/08/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... brillantemente alla laurea; Clorinda ne aveva ancora forse per due anni; la cerimonia della laurea fu un’apoteosi, con tutti gli amici schierati insieme a parenti e affini; i festeggiamenti privati dei due giovani furono all’insegna dell’amore più intenso, caldo e spericolato; quella notte i due percorsero tutte le vie del sesso, possibili e impossibili, per sfogare la gioia del successo.
    
    Un supplemento di festeggiamenti si realizzò dopo una settimana, nel bar che frequentavano di solito, con il coinvolgimento degli amici; mentre i brindisi imperversavano, Rosanna, una delle ragazze che frequentavano il locale e con la quale Clorinda non aveva mai legato, la avvicinò e, senza nessuna motivazione plausibile, la avvertì che in quei due anni Tancredi aveva fatto sesso con lei, che disponeva di una stanza personale dove molte volte lui aveva passato la notte in saporite scopate.
    
    Clorinda le obiettò immediatamente che Tancredi aveva con lei un rapporto di amicizia più che calda, che facevano anche sesso ma che non avevano mai assunto impegni di nessun genere.
    
    “Quindi, se non vai via con lui, ci vado senz’altro io!”
    
    L’affermazione le arrivò come una mazzata in mezzo alla fronte; riprese il sangue freddo e obiettò che certe informazioni le avrebbe avute dall’amico, non da una pettegola; che non era interessata a spostamenti; che il suo amico era libero di scegliere le destinazioni e le compagnie; le girò le spalle e scherzò con altre amiche; quando lo ebbe a ...
    ... tiro, chiese a Tancredi come mai tutti sapessero quello che a lei premeva di più; la prese per la mano e la sollecitò ad andare via.
    
    A casa, lui si precipitò a spiegarle che, dopo la laurea con il massimo dei voti e la lode, molte aziende si erano fatte avanti per proporre allettantissimi contratti di lavoro; aveva giudicato il più opportuno quello di una ditta che operava nel capoluogo, a poche decine di chilometri di distanza; era determinato a trasferirsi e a costruire lì il suo futuro; avrebbe anche voluto che lei si trasferisse con lui, continuasse gli studi nell’Università del capoluogo e accettasse di vivere da coppia di fatto, se non da sposati.
    
    Conoscendo la sua ritrosia ad una condizione monogamica, stava cercando dentro di se il coraggio e il momento per parlargliene; a lui, la cittadina di provincia dove erano non offriva possibilità; nel capoluogo, le prospettive erano enormi; voleva che lei accettasse di essere la sua compagna e di condividerne la vita; ma la conosceva abbastanza per sapere che avrebbe opposto mille difficoltà ed era rimasto in stand by per trovare parole e momenti; le cose erano andate diversamente.
    
    “Sai bene che non posso rinunciare a me stessa per essere la ‘tua signora’; sarà massimalismo, il mio, ma la condizione della moglie del genio non mi si confà; fai bene ad andare e a costruirti il futuro che meriti; ma ti prego di non chiedermi, per l’amore che ti porto, di rinunciare a me stessa; è vero che già hai una donna con cui ...
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