1. La vera nuziale 1


    Data: 02/08/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... di vagina, di clitoride e di utero.
    
    Lui trasportò con la punta del cazzo tutti gli umori che raccoglieva in figa verso il buco del culo; spinse la cappella dentro e sentì che l’ano si apriva a lasciare entrare il batacchio; lei era abituata abbastanza alle inculate, anche con cazzi notevoli; lo prese dentro con poche difficoltà subito superate; lui la afferrò per le tette, artigliando i capezzoli con le dita; lei si sentì profondamente stimolata tanto dal cazzo nel culo quanto dai capezzoli martoriati.
    
    Fu un’inculata lunga e dolcissima, per entrambi; avendo già sborrato oltre ogni loro limite, non arrivarono rapidamente a sborrare, ma si divertirono a provare l’inculata da diverse posizioni; dopo averla fottuta a pecorina, lui la rovesciò schienata e la sollevò per i piedi finché poté ficcarle il cazzo profondamente nel culo scopandola dall’alto; la portò sul bordo del letto, scese coi piedi a terra e l’inculò faccia a faccia, baciandola, accarezzandola e succhiandole le tette.
    
    Si stesero di fianco sul letto, lui rimise il cazzo nel culo, ormai morbido e cedevole, e l’inculò da dietro, tenendo sollevata la gamba libera, prima da destra poi da sinistra; quando sentì che lei era arrivata anche all’orgasmo anale, decise di sborrare; spostò il cazzo in figa e la montò per qualche minuto; le chiese dove preferiva la sborra; lei indicò la bocca e lui, al momento di sborrare, le ficcò il cazzo profondamene in gola.
    
    “Adesso sarà bene dormire un poco; se non ce la fai a ...
    ... trattenerti, torno nel lettino di là… “
    
    Aveva avvertito lei; lui la rassicurò che si sarebbe trattenuto e si lasciarono andare al sonno, abbracciati; la sveglia li destò alle otto; già da qualche giorno erano abituati al rito della colazione insieme; ma quella mattina tutto assunse uno strano tono sacrale, da vecchia coppia borghese che fa le cose in automatico, quasi per noia; uscirono dalla doccia, l’uno dopo l‘altro, in accappatoio; lei ruppe il ghiaccio, chiedendogli se anche lui avesse la sensazione che qualcosa fosse cambiato, tra loro.
    
    “Vedi, Clory, io stanotte ti ho amato, voglio dire che non ho solo scopato con la donna meravigliosa che sei; c’è stato sesso di grande qualità, tra noi; ma c’è stato molto di più, almeno per me, un trasporto, un’emozione, una passione che si avvicina molto all’amore; non intendo fartelo pesare, ma se, come dici, hai paura per la tua libertà, forse sarebbe meglio stroncare sul nascere qualunque ipotesi di pericolo … “
    
    “Dino, non ci vuole la palla di vetro per capire che ci siamo emozionati; io temo di aver provato per te assai più dell’affetto che devo ad un amico di scopata; mi sa che dovrò abituarmi all’idea di avere con te un rapporto molto intenso; ma ho il dovere di avvertirti che non rinuncerò mai, per niente al mondo, alla mia libertà; non accetterò mai la monogamia perché, per me, sarebbe rinunciare alla mia autonomia.
    
    Se pensi di poter accettare senza problemi che ogni tanto io mi prenda qualche libertà, per dire a me ...
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