La ragazza nera
Data: 01/07/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69
... muratore e convennero che avrebbero potuto fargli risparmiare una discreta somma, facendo i lavori per novantamila euro. Quando glielo dissero, in realtà, non avrebbero mai creduto che accettasse. Marco non aveva mai avuto un appalto o un lavoro tutto suo, al massimo lavoretti nel quartiere, ma sempre cose di pochissimo conto, fatte nei ritagli di tempo.
Una settimana dopo, avevano una partita Iva e incassarono un acconto di ventimila euro per cominciare i lavori. Ufficializzata la società, non mancarono, però, le difficoltà; dal materiale da reperire, alla gestione del personale, tutti aspetti per quali non erano preparati. Tuttavia, pian piano, spinti dall’entusiasmo, superarono tutti gli intoppi e riuscirono a completare i lavori in quattro mesi. Sembrava che la fortuna cominciasse un po’ ad arridergli, nel frattempo, infatti, qualche vicino aveva chiesto dei preventivi, e con due di loro, si erano accordati. Gli auspici erano buoni, Marco pensò spesso ad Anna… se solo avesse avuto un po’ di pazienza.
Tornò da Rihanna qualche mese dopo. Non era cambiata, come la prima volta, indossava intimo rosso. Un intimo quasi impercettibile. La vide da lontano mentre saliva in auto con un cliente. Fece un giro e scelse un’altra prostituta, la caricò sul motorino ed andò ad appartarsi. Tutto finì in fretta... in testa aveva solo Rihanna.
Gli affari con la nuova ditta non andavano male. Aveva debiti, ma anche contratti. L’acquisto di materiale per adempiere a lavori di ...
... maggiore entità, si rivelò proficuo. Ottennero sempre più appalti tanto che riuscirono ad aprire una piccola sede con tanto di segretaria. Di soldi, non ne vedeva ancora, ma tutti lo chiamavano “capo”.
Tornò sul doppio senso a cercare Rihanna.
Questa volta, la vide e la prese. Si fiondò subito su da lei e la fece salire sul motorino.
“Come stai Rihanna?”, le chiese.
“Ti ricordi il mio nome?”, esclamò lei sorpresa.
“Certo. Veramente ti ho anche pensata.”.
Sorrise. Non era imbarazzata, probabilmente era abituata a questo tipo di discorsi. Fece ciò che faceva sempre; il suo lavoro.
Si tolse le microscopiche mutande e si avvicinò a Marco col preservativo in mano. Lui era eccitato. Avrebbe voluto farlo diversamente, ma non c’erano presupposti per il diverso in quel momento. Venti euro, venti minuti al massimo. Fu esattamente come la prima volta, la differenza stava nelle fantasie che aveva alimentato nel periodo in cui non si erano incontrati. Ricordava perfettamente la curva della sua schiena, il suo collo, le sue labbra carnose, il suo naso forte, la fronte delicata, lo sguardo felino. La bellezza del suo fisico era amplificata dal colore scuro della sua pelle. Morbida, profumata, setosa.
Viaggiò nelle sue fantasie attraverso la sua figa. I ricordi di lei gli avevano alimentato la sue libido. Amava il contrasto delle loro pelli. Poi avrebbe scoperto il resto.
Andò da lei una volta a settimana per tre mesi. Dopodiché, due volte. Cominciarono a parlare spesso. ...