La ragazza nera
Data: 01/07/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69
... capitava spesso di ripensare alla sua storia d’amore più importante, era durata cinque anni. La cosa triste era che non avevano nemmeno un posto dove fare l’amore. Approfittavano della domenica mattina quando la famiglia di Marco andava in chiesa. Non c’era alternativa. Gli alberghi, anche i più economici, erano troppo costosi e non aveva un’auto. Si muoveva con uno scooter malandato. Lei, Anna,la sua ex, lavorava in un negozio di abbigliamento e guadagnava poco. Con quel poco, anche lei doveva aiutare i suoi con cui condivideva un appartamento a Secondigliano. Anna voleva una famiglia, in fondo era una speranza legittima, ma la realtà era diversa. Non c’erano margini di miglioramento, non c’erano e non ci sarebbero state prospettive anche per un sogno così semplice. Alla fine dovette farsene una ragione e lo lasciò. Stette male per molto tempo. Nei quartieri popolari l’amore ha un valore sconosciuto nel resto della società; è la ragione non per resistere, ma per esistere. L’assenza di ritegno ne fa un sentimento che coinvolge quasi tutti gli aspetti della vita degli individui che la vivono. L’amore fa sopravvivere alla disperazione, distorce la realtà ed, incredibilmente, rende tutto diverso. Nei quartieri popolari, c’è così tanto amore che diventa eccentricità. Un folklore amoroso che si esprime in canti sotto ai balconi, colazioni a letto, regali meravigliosi e pomposi. È commovente l’amore, anche per gente che vive sul ciglio della morte.
Poi Marco conobbe ...
... Rihanna.
Dopo Anna, aveva realizzato che le sue condizioni non erano favorevoli ad un’unione che potesse portare al matrimonio. Si amavano, ma erano entrambi poveri, e responsabili di altri. Questa dolorosa presa di coscienza lo allontanò un po’ dal mondo femminile. E fu così che, non potendo permettersi una relazione canonica, cominciò a frequentare le prostitute.
“Rihanna”, così si faceva chiamare, era una statua nera alta un metro e ottanta. Due cosce che che non finivano mai. Due meravigliose cosce sulle quali troneggiava un culo grande e proporzionato ma sodo come un uovo.
Aveva delle lunghe e fitte treccine che le coprivano la schiena lambendole il sedere, seni prosperosi che sembravano voler evadere in continuazione da reggiseni troppo piccoli. D’altra parte non se ne preoccupava, del resto Rihanna era quasi sempre nuda. Vestita appena di un intimo super provocante che cambiava di frequente. Faceva la prostituta sul doppio senso, insieme a centinaia di altre ragazze, divise per piccoli gruppi, appena oltre la strada e visibili a tutti. Accendevano dei fuochi d’inverno per cercare di procurarsi un po’ di calore, nonostante fossero svestite per mettere in mostra la “merce”. C’era un viavai costante di auto che entravano ed uscivano dalle viuzze caricandole e sparendo nella macchia per un po’. La zona ha vasti terreni incolti e non è difficile celarsi alla vista degli altri inoltrandosi di poco dentro le viuzze laterali.
Marco ci andò per la prima volta con un collega che ...