La ragazza nera
Data: 01/07/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69
... venne in mano. Tentò di protestare per allentare l’eccitazione.
“Ma come? Non me lo succhi senza preservativo?”.
“No”, disse secca, mentre portava a termine l’operazione. Finalmente glielo prese in bocca con vigore. Era un pompino da professionista. Non dolce, ma preciso, millimetrico, teso ad un finale che era la pronta conclusione. La maestria con cui la sua lingua stringeva, la bocca che andava e veniva, la mano che girava su se stessa mentre accompagnava lil cazzo verso l’alto ed il basso. E l’altra mano che stritolava le palle massaggiandole dolcemente. Le sue treccine coprivano completamente il basso ventre di lui scendendo quasi sino a terra. Ansimava, pronto ad esplodere, le mani sulla sua nuca, ma la fermò.
“Piano” disse, staccandola da lui. Voleva scoparla.
“Girati” le disse.
Lei appoggiò le mani sul tronco, pronta a riceverlo. Il suo culo nero luccicava sotto i raggi morenti del sole. Era offerta, completamente. Benché fosse conscio che lo facesse per soldi, in quell’istante, quel sedere nero e quella vagina rosa rappresentavano la goduria, una lussuria inestimabile. Marco era alto, comunque dell’altezza giusta per penetrarla agevolmente. Probabilmente, aveva messo del lubrificante. Scivolò in lei e il suo cazzo fu avvolto all’istante dal calore. Come se dentro di lei ardesse un fuoco. Non fece una mossa. Lasciò che fosse lui a fare tutto. Era così eccitato che, in verità, aveva paura di muoversi, temendo di godere troppo presto quando voleva ...
... protrarre quella sensazione il più a lungo possibile. I suoi muscoli si tesero per distribuire la tensione mentre le sue mani curiose tastavano il suo sedere, quasi impastandolo. Era un contrasto che per lui era completamente nuovo. Un aspetto dell’erotismo che non gli era mai stato concesso di vivere. Le sue mani bianche sul suo culo nero. Il suo cazzo bianco che entrava ed usciva dalla sua figa rosa, contornata di nero. Venne violentemente. A lunghi getti. Mentre continuava metodicamente ad entrare ed uscire da lei, cercando di far perdurare il piacere. Lei non emise un suono. Appena finì di sussultare, si ritrasse. Andò a prendere la sua borsa, senza nemmeno guardarlo, prese delle salviette intime, si pulì e infilò di nuovo i suoi slip. Poi, tornò da lui, lo guardò e tese la mano.
Per un po’, Marco non tornò più da lei, non perché non volesse, ma la mia condizione lavorativa era cambiata. Aveva avuto la fortuna di incontrare uno dei suoi vecchi maestri di scuola; ormai era anziano e viveva con la moglie in una villetta a Giugliano. Sapendo che faceva il muratore da un decennio, gli propose di andare a dare un’occhiata alla sua casa che aveva bisogno di essere ristrutturata. Gli disse in tutta onestà che aveva chiamato altre ditte che gli avevano fornito dei preventivi sempre superiori ai centomila euro. Va, altresì, detto che la villa che lasciata in eredità alla moglie dai genitori, stava cadendo effettivamente a pezzi. Andò a fare un sopralluogo insieme ad un altro amico ...