La Caduta. Oltre il Confine: Rivelazioni e passione.
Data: 01/07/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Etero
Sensazioni
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... solo ipocrisia a lungo termine, un modo per autoconvincersi di aver onorato i morti prima di continuare a vivere? -A che pensi?-, chiese Vera. Io scossi il capo. -Niente di che… Che ci fai qua?-, chiesi. -Oh, nulla di che.-, rispose lei. Si avvicinò di un passo. Calcolai la distanza. Avrebbe potuto colpirmi, o abbracciarmi, da quella distanza. Arretrai di un passo. -Non mi dire che hai paura…-, fece lei con un sorriso che ne fece risaltare i denti bianchi. -No… è che…-, iniziai. Lei annuì. -Fammi indovinare: una donna? Morta a Fez?-, chiese. Scossi il capo, -In mare?-, chiese. Annuii. Vera sospirò. -Credimi, avrei voluto che le cose fossero andate in modo diverso.-, disse. -Lo avrei voluto anche io, ma tanto varrebbe volere la luna, no?-, chiesi. -Sì. Ma soffrire è umano. Come è umano riprendere a vivere.-, rispose lei. -Mi sembra… un tradimento.-, ammisi. Sputai le ultime parole con rabbia. Vera annuì. Rispettò. Si sedette sul letto. -Vedi, presso le genti di Licanes il lutto è un dovere morale. In Kelreas la vediamo diversamente. Le Amazzoni non comprendono perché dovremmo smettere di vivere, siccome coloro che ci hanno lasciato non lo vorrebbero.-, spiegò. -Tu sei del Kelreas?-, chiesi. Non ne aveva i tratti. Lei indovinò i miei pensieri. -La mia famiglia comprendeva numerose Amazzoni. Mia madre fu l’ultima di loro. Mi allevò come una guerriera.-, disse. Io annuii. -Ho sempre saputo che le amazzoni sono più…-, cercai una parola che non fosse offensiva. -Libertine?-, ...
... indovinò Vera. Io sospirai, con un sorriso. -Stavo per dire “passionali”, ma vedo che non vuoi andare per il sottile.-, dissi. -No. Preferisco evitare l’ipocrisia. Non serve a nessuno. Soprattutto, non serve a te.-, disse lei. Io annuii, incerto su cosa dire o cosa fare. Nella mie mente si battevano due forze nemiche: la volontà di seguire i miei desideri e la consapevolezza della ragione. -Non fraintendermi… Mi piaci…-, iniziai io, incerto ma deciso a parlare, -Ma…-. -Ma non sai se io ti voglia, vero?-, chiese Vera. Gli occhi verdi sfavillarono. Avevo la bocca secca, e sentivo il cuore battere come una grancassa. -Sì.-, ammisi. -Voi uomini non siete proprio svegli, da questo lato.-, celiò la giovane con un sorriso. Io annuii. Stavo ancora cercando di capire come rispondere, quando si avvicinò e mi baciò. Fu un bacio lento, sensuale. Mi scosse sin nel profondo. A tentoni, capii che mi piaceva. Che non volevo che finisse, che non volevo che smettesse, e che non volevo vivere nel dolore. Afferrai Vera Nemlia, lasciando che la mia e la sua lingua s’intrecciassero, cercassero, trovassero e perdessero. Il cuore batteva forte. Sentii i suoi muscoli. “A letto non sarà certo un agnellino…”, pensai. Lei sorrise quando si staccò. Eravamo ancora abbracciati, avvinti, sospesi in un tempo nostro soltanto. -Ho risposto alla tua domanda?-, chiese Vera. Il suo desiderio era intuibile dallo sguardo. -Sì…-, sussurrai, -Ora lascia che mi faccia perdonare.-. La baciai, con altrettanta passione. Ci ...