1. La Caduta. Oltre il Confine: Rivelazioni e passione.


    Data: 01/07/2023, Categorie: Erotici Racconti, Etero Sensazioni Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    Fu dopo che l’alba ci vide intenti a cercare di riposare, mentre un vento favorevole ci permetteva di avanzare piano lungo la rotta, che Vera Nemlia ruppe il silenzio posatosi. -Non dormi, vero?-, chiese. Io, occhi socchiusi ma incapace di prendere sonno scossi il capo. Aprii gli occhi. Lei osservava la rotta e il mare, davanti e dietro di noi. -Temi che ci raggiunga?-, chiesi. Lei annuì. -Non riuscirebbe. Non senza qualche intercessione divina.-, risposi io. Ma la mia voce mostrava la mia incertezza. Già più volte quella donna mi aveva raggiunto… -Non capisci: lei vuole la Lama. Non si fermerà finché non la otterrà, o finché non morirà.-, la voce di Vera ospitava una pallida eco del timore. Io scossi il capo, incredulo. Le domande mi si affollavano nel cervello, insieme ai ricordi, e alla paura. -Hai detto che è una demone… Sicura che si possa uccidere?-, chiesi. -No.-, ammise Vera. Mi accorsi che pareva… spaventata? A un livello primordiale, era terrorizzata da quell’essere che avevamo solo intravisto. -Chi è?-, la domanda mi sorse spontanea. Lei mi guardò, poi abbassò lo sguardo. -Non mi crederesti se ti dicessi la verità.-, disse. Io mi alzai, avvicinandomi, incurante del dondolio della nave e del fatto che la giovane fosse molto più addestrata di me. -Tu dimmela.-, dissi. Lei mi fissò. -No. Non sei pronto. Non…-, io le presi i polsi, stanco. -Neanche per Socrax ero pronto, ma mi affidò l’Abraxes. Non ero pronto per nessuno, neppure per me stesso. Ma ciò non ...
    ... toglie…-, spalancai le braccia, ricadendo accanto a lei, -Che ora sono qui.-, dissi. -Non mi crederesti, te l’ho detto. Dea, l’intera…-, si fermò. Io le presi un polso. -Vera, sei stata mandata da Aristarda ma ora capisci che la situazione è cambiata. Quella donna ci da la caccia, e non si fermerà. Ci troverà e ci ucciderà. Io lo so e tu lo sai. Quindi, se vogliamo sopravvivere, devo sapere.-, dissi, -Ti prego.-, aggiunsi. Un sospiro che parve varcare i secoli, poi Vera mi guardò, il viso mostrava… pietà? Mi abbracciò, stretto. Sussurrò appena alcune parole che non capii, non subito. Poi capii. “Mi dispiace”, questo stava dicendo. Cercava di dar conforto a un uomo costretto a confrontarsi con un fardello immensamente più grande di lui. Si staccò da me. -E sia.-, disse soltanto. Incominciò a parlare, ogni tanto dando piccole correzioni alla vela e ai remi.
    
    -Dimentica ciò che sai sulla fondazione di Roma. Dimentica la storia di Janus e Layla, poiché essa non fu tutta la verità.-, iniziò lei. Io annuii. -Dopo l’accordo, Janus e Layla divennero de facto marito e moglie. Maghera accettò la cosa, ma ci fu un imprevisto. Uno che gettò le fondamenta per nuovi incubi.-, pausa. -Maghera ebbe una figlia, Layla non la ebbe. Janus tentò, ritentò e ritentò ancora, ma la verità venne palese alla coppia, come confermò Asclepia, somma Apotecaria. I Cimanei, quasi tutti, erano divenuti insteriliti, a causa dell’elisir che li rese tali.-. -Mi stai dicendo che…-, iniziai io. Vera alzò una mano, ...
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