1. La porta sul retro. 3a parte


    Data: 30/07/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Marla23, Fonte: Annunci69

    ... i suoi fluidi, il primo della fila si fece da parte ed il secondo incappucciato profanò senza sforzi il culo di Valentina, ormai ben divaricato dalla violenza appena subita. Quando cominciò a spingere il cazzo attraverso l’anello anale, Alberto armeggiò di nascosto con l’attizzatoio e ancora coperto dalla tunica lo mise in posizione frontale. Quando si sentì pronto, si guardò intorno cercando di registrare la posizione di tutti gli incappucciati intorno a lui. Ne contò tre dietro, quattro alla sua destra, uno dall’altra parte dei tori e due alla sua sinistra. Non aveva visto armi nella stanza, né oggetti che potevano essere utilizzati a tale scopo. Il momento era propizio. Improvvisamente sfilò davanti a sé l’attizzatoio e sferrò un colpo dietro la nuca del violentatore. Il cranio di questo fece un rumore sordo e sprigionò sangue a fiotti. Cadde all’istante davanti ad Alberto, scomposto come una bambola di pezza abbandonata. Alberto si girò e di rovescio colpì la testa del tizio che aveva alle spalle. Questo tentò di reagire, ma aveva di fronte un animale rabbioso e senza pietà che gli infilò il ferro in un occhio fino in fondo. Il tipo crollò tra le convulsioni e il sangue. Alberto brandiva l’attizzatoio e si guardava intorno per capire quale vittima colpire. Corse di lato verso uno dei partecipanti che era rimasto sorpreso ed immobile. Caricò il colpo e piantò il ferro ancora sporco sul collo del malcapitato, facendolo cadere in ginocchio. Non pago, ancora a terra gli ...
    ... sferrò un calcio sui denti, che lo fece strozzare con la sua stessa saliva. Quando Alberto si voltò intorno, ancora in preda alla furia omicida, si avvide che la sala era vuota. Rumori frenetici di persone in fuga, urla di terrore, rombi di motori accesi, sgommate sullo sterrato. Tutto faceva capire che aveva vinto la sua ultima rissa. Respirò.
    
    Si diresse verso la moglie che lo guardava disperata con il trucco sfatto. Un rivolo di sperma colava ancora dalla gamba destra. Ebbe un sussulto, un'erezione improvvisa ed inaspettata. Si tocco che ancora guardava tra i glutei della moglie. Era durissimo, come non gli capitava da tempo. Le dita della mano sinistra raggiunsero quasi inconsapevolmente la zona rigata dallo sperma frutto della violenza. Ne raccolse un po’ con il medio e se lo portò al naso. L’odore era acre ed estraneo. Era la prima volta che annusava la sborra di un altro uomo.
    
    Valentina tentò di guardalo di lato, pur legata stretta al toro. Sussurrò qualcosa di incomprensibile. Forse lo aveva chiamato per nome. Alberto la guardò in viso con un misto di compassione e rabbia, che ancora stava giocando con il liquido seminale tra le dita. La mano destra teneva sempre l’attizzatoio, come se fosse un bastone da passeggio. La mano sporca raggiunse l’apertura della tunica e l’uccello ormai durissimo. Si accarezzò il glande guardando la moglie ancora sofferente e senti il desiderio di cancellare l’odore del violentatore.
    
    Con il cazzo in mano raggiunse il culo della moglie. ...
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