1. La caldaia difettosa


    Data: 27/05/2023, Categorie: Erotici Racconti, Etero Sensazioni Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    ... tutti i piaceri, si sa, hanno sempre una fine, è tempo di chiudere l’acqua ed uscire, con gli occhi chiusi a cercare l’accappatoio bianco che è sempre lì, al solito posto, farsi abbracciare dalla spugna morbida e stringersela addosso, con le mani, perché il caro accappatoio è sprovvisto di cintura e proprio non si sa che fine ha fatto.
    
    Un altro asciugamani dello stesso colore lo avvolge intorno ai capelli a formare una sorta di turbante, mentre il canto diviene un semplice mugugno, ultime note e ancora qualche accenno di danza, due colpi d’anca a destra e due a sinistra. Sorriso d’intesa con quella donna lì davanti, riflessa nello specchio, guarda che labbra morbide che ha, le gote arrossate, il naso pronunciato, l’istinto naturale, di certo vanitoso, di una donna che sa di essere bella e non ha nessun motivo per nasconderlo. Ma il tempo corre, meglio uscire, le pantofole ai piedi e poi di nuovo in cucina, un altro sguardo alle lancette, ci siamo quasi, giusto il tempo di soffocare la musica nella testa e accendere un’altra ...
    ... sigaretta.
    
    Non riesce a fumarla tutta che il citofono suona, prendere la cornetta “Sì, secondo piano” spegnere la sigaretta sotto al lavandino e andare ad aprire la porta, col turbante in testa e le braccia conserte a stringere un accappatoio senza cintura. Il suono dei passi sulle scale ed eccolo che appare “Buongiorno” allungando una mano, stando attenta a non mostrare niente di inopportuno. «Salve» risponde un uomo con la maglietta e i pantaloni blu, almeno quattro o cinque anni più di lei, che la guarda e nella sua mente elenca in un istante parole e apprezzamenti che se solo fosse libero le direbbe con assoluta tranquillità. “Prego, la caldaia è da questa parte” dice lei lasciandoselo sfilare accanto, il profumo di bagnoschiuma incontra quello della pelle matura e sudata, come animali che fanno conoscenza molto prima di incontrarsi. Chiudere la porta e ritrovarsi in salotto, uno di fronte all’altra, immersi in una bolla di inevitabile imbarazzo, quale miglior modo per romperla di un “Prima di iniziare, lo vuole un caffè?” 
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