1. La lettera


    Data: 04/05/2023, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... di pulizia dell’ippodromo? Per due che sguazzano negli escrementi, spazzarli dalle stalle dei cavalli dovrebbe essere congeniale; non vi sporcherete più dello sperma che ancora ti porti addosso; sarà faticoso, ma non più che farti maltrattare in due ore da una ventina di ragazzi; resterai sempre mia moglie perché non voglio sbattermi a divorziare, ti terrai il tuo amante fisso e mi chiamerai cornuto senza problemi.”
    
    “Non voglio scavare in vecchie ferite; non sono in condizione di protestare, con quello che mi hai sbattuto in faccia; ma sei sempre stato considerato un buono; per qualcuno tre volte ma so che non è vero; se mi consideri ancora tua moglie, almeno sulla carta, ti riuscirebbe di farmi diventare la sguattera e di farmi pulire la tua casa, invece di mandarmi a fare pulizie all’ippodromo? Non ti chiederei niente, in cambio; saresti il padrone assoluto e io la sguattera anche da maltrattare … ”
    
    “Non ti offendere, ma non ti credo; dove sono finiti il tuo orgoglio, la tua sicumera, la tua presunzione? Credi davvero che io possa umiliare una donna fino al punto di vedermela per casa come una stracciona, dopo averla amata come ti ho amato io? Tu non mi hai mai amato, l’hai confessato; io sì; non mi chiedi di cambiare una vendetta; mi chiedi di tradire quella bontà da cui sei partita; devo riflettere se posso accettarti come ospite sgradita o abbandonarti alla tua lussuria smodata.”
    
    “Non so come dirti che qualcosa mi si è spezzato dentro; sono pronta a pagare ...
    ... dieci anni di offese restando nell’ombra della tua vita e degli amori che vorrai avere; ti chiedo solo, se la legge mi considera ancora tua moglie, di lasciarmelo fare come mia nonna, come mia madre, accanto al focolare; riesci a fare questa scommessa con te stesso, credere che ce la posso fare?”
    
    “Te l’ho già detto, devo riflettere; su un piatto, c’è una speranza sottile e senza supporti, che tu sia rinsavita e che adesso io possa fidarmi di te; sull’altro, dieci anni in cui la tua presenza mi ha dato stimoli a lottare, anche se scopro solo adesso che eri lontana da me; ti garantisco che non avrei mai pensato a un tuo disamore e ad un tradimento così volgare; devo vedere dove si sposta la bilancia; poi decidere se voglio azzardare o negarti fiducia.”
    
    “Non merito la fiducia che ti chiedo, è vero; ma un imprenditore dovrebbe saper valutare se è più opportuno avere la moglie schiavizzata in casa o condannata a spalare escrementi sotto gli occhi degli altri operai; non ti farebbe fare bella figura; forse puoi ancora usare la tua bontà per verificare che ho capito, con grave ritardo; che ho cominciato a sbagliare poco più che adolescente; sono pochi mesi che ho perso la testa; la lettera è di un mese fa; il massacro di oggi l’hai deciso tu, per rancore.
    
    Ho paura della povertà; invece non mi farebbe paura prostituirmi, che vedo come unica alternativa; sono terrorizzata invece dall’idea di aver fatto tanto male, soprattutto a me stessa; se c’è una possibilità di recuperare, ...
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