1. La lettera


    Data: 04/05/2023, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... violenti che lui portava sull’utero massacrato; in compenso ebbe un grosso orgasmo clitorideo perché l’ospite ci sapeva fare; riuscì a farla godere anche di vagina, segno che era molto esperto e che conosceva bene la conformazione del sesso femminile.
    
    Quando si sentì esplodere il ventre per un grosso orgasmo uterino provò una gioia infinita, subito annientata dal fastidio del comportamento sadico di lui che le spingeva l’enorme fallo in gola e, tenendola per i capelli che aveva raccolto in coda di cavallo, la obbligava a subire la copula sadica che infliggeva; non ebbe né la voglia né la forza di opporsi all’umiliazione gratuita a cui era costretta; i gesti disperati di Nicola la obbligarono a lasciar fare, sperando che servisse a qualcosa, almeno.
    
    Lo sconosciuto sembrava avere perso turgore e accennava a fermarsi; ultima umiliazione, la penetrò analmente senza avvertirla; l’urlo di dolore di lei, per l’ulteriore slabbratura dell’ano già di per se notevole, segnò la fine della violenza; l’uomo esplose nel retto la copula più ricca della serata; subito dopo, l’individuo scomparve e la sala si riempì di nuovo di giovani eccitati che ripresero a montarla in ogni buco.
    
    La cosa che la infastidì soprattutto fu l’atteggiamento che tenevano; le usavano una violenza gratuita e sempre superflua, la trattavano come uno straccio da usare senza nessun rispetto; peggio ancora, non vedeva traccia di Nicola, come se vigliaccamente si fosse dileguato e l’avesse abbandonata ad un ...
    ... branco di lupi affamati di sesso; nel tempo interminabile che passò su quel letto, stretta da maschi vogliosi che la maltrattavano, visse le ore peggiori che ricordasse.
    
    La lasciarono andare che sanguinava da tutto il basso ventre; si trattava di lievi lacerazioni alla vulva e all’ano, ma soffriva molto ed era inferocita per essere stata lasciata sola; ritrovò il compagno quando poté sedersi ad un tavolo della sala ristoro; lo aggredì con improperi e rimbrotti; lui si limitò a dire che lo sconosciuto era il ‘principale’ che l’aveva voluta assaggiare e, per puro sadismo, l’aveva data in pasto ai boys del privè; fece spallucce e chiese se almeno l’affare era concluso.
    
    Purtroppo, non aveva ricevuto indicazioni e dovevano aspettare; ma da quell’incontro derivava tutto il loro futuro; se gli fossero stati affidati gli incarichi a cui aspirava, poteva essere certa che avrebbero avuto una vita facile e agiata; se arrivavano a scadenza o venivano rastrellati i debiti che aveva contratto, era il fallimento totale, praticamente la fame; l’unica via di salvezza era nel ‘principale’ che decideva tutto; lei gli fece presente che non aveva mai saputo niente di affari, nemmeno di suo marito.
    
    Finalmente dei ragazzi li invitarono nell’ufficio del capo che aveva deciso di parlare a Nicola; pieni di speranza, si diressero al locale da cui il ‘principale’ emanava i suoi ordini; si trovarono in un ufficio riccamente ammobiliato, con una scrivania enorme su cui brillava un pacchetto di ...
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