Lascive follie borghesi e castellane, 1a parte
Data: 15/04/2023,
Categorie:
Etero
Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69
... presto fratel Toraldo.”
“…ecco la lettera è terminata qui, messere!”
Come finì di svolgere quel rotolo un altro rettangolino di pergamena più piccolo, malamente incollato si era staccato, e cadde da dietro di esso; prontamente lo raccolsi, ma siccome era ancor meno nitido della lettera che mi aveva appena letto, mi toccò dare anche questo alla buona vista di suor Persefone.
“Cos’è? Era un post scriptum?…”
“Non saprei, ditemelo voi…vedo che è scritto piccolo…”
“Eh…un attimo, è scritto, parmi, da una mano tremante: è piccolo anche per me…uhmmm…ah ecco che dice…”
“…e che dice?”
“HO-HOH!”
Passò meno d’un minutino forse, e suor Persefone cominciava a preoccuparsi. Io domandai:
“Qualcosa di grave?”
“Oh no! Qualcosa d’intimo! …a me accennò solo qualcosina…volete sempre che ve lo legga?”
“Se conoscete quel che facciamo…io e Olivina, perché lei ve l’avrebbe confidato…su leggete, vi prego!”
“Allora…mio caro fratello, quando ci rivedremo, spero presto, bramo di soddisfare le vostre oscene voglie, che tanto m’hanno sempre intrigata; v’imploro per una volta di soddisfare con molto seme la mia vulva prima; al marito mio Ranuccio è tornato duro, ma è la metà del vostro; concedetemi un vero orgasmo di fica, poscia disporrete, per il tempo che vi piacerà, del vostro pertugio più favorito nel corpo mio, che è anche un po’ vostro. Strappate, vi prego, e se non bastasse bruciate, questo mio poscritto, che ho voluto scrivervi dando retta al cuore, et alli ...
... pruriti della sempre poco soddisfatta patacca mia; mi tocco una volta alla settimana in solitudine pensando a voi! Se l’avete letto strappatelo. Se potete bruciatelo.”
Suor Persefone mi rese i fogli svolti. La lettera principale la ripiegai più volte, per poi nasconderla nella camicia. Col tempo e con una lametta l’avrei cancellata, e recuperato la pergamena, che sembrava di quelle buone. In tasca sistemai il poscritto, con il nodo al fazzoletto che lo avrei distrutto quanto prima. Suor Persefone mi porse un sacchetto…
“Questi ducati sono vostri Toraldo, me li ha dati Aymone quando siam andati a mangiare in osteria…che in chiesa il prete non avea niente da offrirci…all’ora in cui arrivammo.”
Ad un primo sguardo dentro li contai a vista, per abitudine, e vidi che ducati ve ne erano non sedici, ma tredici più altre monetine piccole di rame…suor Persefone, avendo intuito, mi disse:
“Ebbi a pagare un pranzo in osteria al ragazzo non appena arrivati, stamattina Toraldo…”
“Va bene, state tranquilla…piuttosto, mi stavate dicendo che conoscereste le intimità tra me e la sorella mia…”
Suor Persefone si rivolse a me guardandomi negli occhi…
“Parlato abbiamo assai. Sono invero al corrente della vostra passione per la sodomia alle femmine; sembra abbiate iniziato proprio con la sorella vostra…sapete mi parlò delle vostre prime leccate all’ano suo, da ragazzi…sempre che Olivina non mi abbia voluto perculare!”
Le sorrisi ostentando sicurezza, e specificandole:
“Non ...