1. 03 Allo sbando


    Data: 13/03/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu

    ... godere. Portai le sue gambe sulle mie spalle per penetrarla più a fondo, mi era venuta davvero voglia di prendermi quel corpo. – Girati, ti voglio da dietro – No.. questo non lo faccio! Non voglio – Girati, a quattro zampe. Lo fece
    
    Entrai di nuovo nella sua fighetta e continuai a scoparla così, godendomi il suo fondoschiena sodo. Iniziò a gemere più rumorosamente, respirando velocemente. Le sue mani stringevano le lenzuola. Sentivo l’orgasmo arrivare. Uscii da lei e la feci girare, sfilandomi il preservativo e infilandoglielo in bocca. Non fece resistenza, anzi si mise a succhiare con gusto. Le presi la testa dandole il ritmo finch&egrave non mi scaricai dentro di lei. Non si fermò. Poi mi fece vedere la bocca piena di sperma, e se la pulì con il lenzuolo.
    
    Non mi guardava in faccia ma teneva gli occhi bassi. – Posso andare in bagno un attimo? – certo, &egrave la seconda porta che trovi
    
    Tornò immediatamente – E’ meglio se vieni di là. C’eravamo dimenticati del tuo amico e… beh, vieni che &egrave meglio. Lo spettacolo nell’altra stanza era tragico. Dissi alla ragazza di andare, mi sarei occupato io di lui. – Sicuro che non ti serva aiuto? – No, tranquilla. Vai pure a casa. A proposito… non so nemmeno come ti chiami – e cosa importa? Si rivestì velocemente e se ne andò.
    
    La mattina dopo Stefano era uno straccio. Si ricordava quasi tutto ma non proprio bene. Mi chiese anche se se la fosse davvero scopata. – Solo un po’…. ma credo che si ricorderà per sempre di noi. ...
    ... – Soprattutto di me! Disse ridendo come un pazzo.
    
    La sera dopo lui insistette per tornare al bar. Come lei ci vide scomparve nel retrobottega e venne la sua amica a consigliarci di andare da un’altra parte. Conoscevo Stefano, avrebbe piantato un casino della madonna per restare, ma non so come lo convinsi che era meglio trovarci un altro bar e una che non lo aveva visto in condizioni subumane.
    
    Io invece ci tornai in quel bar. L’anno successivo, da solo e di pomeriggio. Non so nemmeno perch&egrave, credo per pura curiosità.
    
    Ero in zona per un paio di giorni e volevo vedere se lei fosse ancora lì. Non me la ricordavo nemmeno bene. Quando entrai la fissai: era ancora lì, sempre vestita molto succinta, sempre sorridente. Mi lanciò una occhiata veloce, poi continuò il suo lavoro. Non mi aveva riconosciuto.
    
    Mi misi in un angolo del bancone e mi si avvicinò l’altra cameriera, che non era la brunetta che mi ricordavo. Mi aveva appena chiesto cosa volessi che comparve lei – A lui ci penso io Mi mise davanti un gin tonic. – Questo te lo offro io. Come sta il tuo amico? Mi chiesi perché fossi tornato. Forse perché mi piace mettermi nei casini. – Bene. Ora &egrave quasi astemio. Non pensavo mi riconoscessi…Ti ricordi del gin tonic! – E chi se la scorda più quella notte. Mi ricordo tutto. E mi ricordo bene quelli che mi porto a letto. E’ stata la notte la più assurda della mia vita. – A chi lo dici…. E tu ti sei persa metà dello show – Anche tu. Quando sono tornata a casa ho ...
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