1. 03 Allo sbando


    Data: 13/03/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu

    ... contratto che chissà se mi rinnovano l’anno prossimo.
    
    Mi vomitava addosso una rabbia inaudita che non mi aspettavo.
    
    – Si, lo so… ho altri amici ricercatori. Sono carriere e scelte diverse che… -Non sono carriere! Quando vengo a Milano non ho nemmeno i soldi per l’hotel. Su una cosa sola mi era andata meglio che a lei. Io ho sempre avuto intorno ragazzi, mi sono sposata, mentre lei ha un carattere così di merda che gli uomini… beh, lo dovresti sapere! Lei &egrave la più brava, lei &egrave la più figa, e questo l’ha già fatto, e lì c’&egrave già stata ma si &egrave divertita più di te….Non so come tu faccia… Comunque ora io sono in crisi con mio marito e lei non perde occasione per farmi sapere come le cose le vadano bene con il suo nuovo uomo, di come scopi dal mattino alla sera e si sia sistemata meglio di me!
    
    Non sapevo davvero cosa dire. E lei era infuriata, davvero infuriata. Rimasi a guardarla in silenzio. – Davvero… come fai a sopportarla? Cosa ti piace di lei? E’ perch&egrave &egrave una gran troia, vero? Farfugliai qialcosa, ma a lei sembrava non interessare quello che volevo dirle. Si alzò invece in piedi e venne decisa verso di me. – Allora vediamo chi &egrave più troia. Scommetto che ti piacerebbe scoparti sua sorella, vero? – No, ferma! Che cazzo dici… La situazione stava diventando incontrollabile e prendeva una brutta piega.
    
    Non ebbe la bench&egrave minima esitazione. Mi guardò con aria di sfida e si sfilò il vestito, scoprendo il corpo coperto solo ...
    ... da uno slip di pizzo trasparente. Rimase davanti a me, praticamente nuda. – Ho passato la sera a masturbarmi pensando a voi due che scopavate nella camera di fianco. Fammi godere come hai fatto con lei. Te lo da il culo? Io voglio che me lo sfondi Lo disse guardandomi dritto negli occhi, parlando decisa, con un tono autoritario che non le avevo ancora sentito usare, mentre avanzava verso di me.
    
    Io ero indietreggiato fino alla cassettiera ed ero quasi impietrito. Arrivò vicino e mi mise subito una mano sul pacco – Vedi che ti piaccio? Abbozzai ancora una debole resistenza ma quella situazione mi aveva ormai catturato. Sono bravissimo, io, a cacciarmi nei guai. Mi abbassò leggermente i pantaloni e i boxer, giusto per falo uscire, e poi lo prese in mano, muovendola avanti e indietro per alcuni secondi prima di tirarmi dall’altra parte della cucina. Si sputò abbondantemente su una mano e iniziò a farmi una sega mentre mi guardava negli occhi con aria di sfida.
    
    – Hai voglia di scoparmi, vero? Dai, dillo che hai voglia La mia erezione non poteva mentire Mi insalivò bene l’asta, poi, sempre tenendolo in mano si voltò e si sdraiò sul tavolo. Allargò bene le gambe e puntò la mia cappella dritta sul suo sfintere, spostando di lato le mutandine. – Dai, inculami… cosa aspetti… Forzai l’entrata con un dito. Era molto stretto e lei era tesa. – Il cazzo voglio, brutto stronzo! Tolsi il dito e tentai di penetrarla. Era troppo tesa. Provai ad usare l’olio che era sul tavolo. Ci volle un ...
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