1. 03 Allo sbando


    Data: 13/03/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu

    ... po’ ma poi spingendo ritmicamente riuscivo a guadagnare centimetri dentro di lei.
    
    Gemeva mentre glielo infilavo sempre più dentro. Le stavo facendo male. Secondo me non l’aveva mai fatto, o comunque era molto che nessuno la prendeva così. Poi cedette ed entrai fino in fondo. La sentivo respirare affannosamente. Iniziai a muovermi, e lei di nuovo ad emettere dei suoni: dolore misto a piacere.
    
    Mi chinai su di lei, iniziai a stringerle i seni, poi le misi due dita anche nella figa ormai bagnatissima. La presi per i fianchi ed iniziai a pomparla velocemente. Le braccia completamente aperte a croce, teneva il tavolo con le mani e piangeva. – Fottimi!! Prendimi come fai con quella troia di mia sorella!!!! Era rabbia pura. Le presi i capelli e la tirai verso di me, continuando a pomparla – sei tu la mia troia adesso, e ora ti riempio proprio come volevi! Le venni dentro, con un orgasmo rumoroso ed intenso. Le presi i seni con violenza, stringendoli mentre il mio sperma le riempiva le viscere. Crollò in avanti, e io sopra di lei, rimanendole dentro finch&egrave non uscì da solo.
    
    Feci un passo indietro e vidi le mutande bagnate d’olio, lo sperma colarle sulla gamba destra.
    
    Si girò e vidi i suoi occhi ancora segnati dalle lacrime. Mi guardò dritto nei miei. – Ti sbagli. Tu, sei la mia troia da oggi. Se sarai bravo ti permetterò di scoparmi ancora. Ora divertiti un po’ con mia sorella, tanto so che mentre te la farai penserai a me.
    
    Raccolse il vestito e si infilò in ...
    ... bagno. Rimase sotto la doccia per non so quanto e cercò di evitarmi per i due giorni seguenti, finch&egrave non ripartì per Madrid.
    
    Finalmente il mio rapporto di lavoro con l’azienda di consulenza terminò ma la ricerca di una alternativa valida, che avevo ovviamente iniziato subito, non stava dando i risultati sperati. Negli anni avevo costruito un rapporto di fiducia e stima con molti grandi clienti e alcuni dei loro top manager erano diventati anche amici che frequentavo al di fuori dell’ufficio. Sparsi la voce che cercavo una sistemazione e ricevetti diverse chiamate. La maggior parte erano solo per sincerarsi che stessi bene e terminavano con un ‘se sento qualcosa ti faccio un fischio’, ma le apprezzai davvero molto. Ero di fatto un disoccupato a tempo pieno.
    
    Siccome non mi piace stare con le mani in mano, aprii una mia piccola società. Niente dipendenti, solo 3 soci tra i ‘trombati’ della nostra precedente impresa. Avevamo preso fin da subito qualche piccolo contratto che mi impegnava al massimo uno o due giorni a settimana, ma nulla di più. In quel momento forse non era nemmeno male. Questo significava avere molto tempo libero, e francamente non ci ero proprio abituato. Decisi di prendermi qualche giorno per fare un viaggio con Stefano, un caro amico. Il piano era semplice: tante chiacchiere on the road. Dovevo disintossicarmi la mente.
    
    La prima sosta fu in una città che conoscevo bene, avendoci passato intere settimane per lavoro. Ero anche riuscito a contattare la ...
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