La palestra, la doccia e la… 3 (...ma basta docce)
Data: 19/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Megaciccio, Fonte: Annunci69
... L’ano ormai è rosato e lucido. Con un dito provo a violarlo ed entra senza problemi. Riprendo in bocca le palle mentre lo scopo con il dito ed il suo cazzone rigido mi sbatte su tutta la faccia.
Inserisco nel suo culo un altro dito e continuo a martellarlo. Intanto mi abbasso la zip dei pantaloni ed estraggo la mia verga.
Anche lei è rigida e livida per il sangue che la tiene su. La cappella violacea è umida dei miei umori, sparsi per tutte mutande, e pronta per il suo compito.
Mi alzo, blocco le sue gambe sulle mia spalle , inforcando le testa sotto i suoi pantaloni. Non mi può sfuggire.
Così piegato è totalmente alla mia mercè, con il sedere totalmente esposto alle mie intenzioni e lui mi lascia fare. Sta zitto, ma vuole che vada avanti. L’esperienza sotto la doccia gli è piaciuta e vuole godere di nuovo.
Afferro il cazzo e lo punto verso il suo buco ormai pronto.
Appoggio la cappella e spingo.
Marco sgrana gli occhi, si lamenta appena, ma non mi chiede di fermarmi.
La cappella entra seguita da tutta l’asta. Diretto, senza pause. Non è più un culo vergine. Sa cosa lo aspetta. Lo sfondo fino in fondo. Esco e riaffondo, E ancora. E ancora.
Afferro lo schienale della sedia e lo uso come leva per fare più forza. Sono un treno in corsa, un Frecciarossa che non fa fermate fino alla sborrata nel culo dell’orsetto del mio cuore.
Sento il rumore del mio cazzo che lo sfonda, i suoi gemiti che seguono il ritmo delle mie pompate. Mi faccio ancora più ...
... avanti e lo bacio, mentre le mie bordate smuovono tutta quella massa di ciccia, muscoli e pelo nero.
“Ti voglio Marco, ti voglio tutto. Voglio che la mia sborra sia solo per te”
Mi afferra la testa e riavvicina le nostre bocche. “Si, si Antonio, sborrami nel culo. Voglio sentire il tuo sperma caldo che mi inonda il culo!!!”
Mi afferra le chiappe e cerca di attirarmi a sé.
Io mi sforzo per entrare ancora più a fondo quando sento che sto per venire.
Lo afferro per i polpacci alzati al soffitto e mi svuoto violentemente nel suo intestino.
Un fremito continuo mi attraversa completamente mentre la sborra abbandona il mio corpo, irruenta e bollente come lava incandescente. Fiotti continui che atterrano nello sfintere ormai allenato di Marco.
Pochi altri affondi per smaltire l’orgasmo ed esco da quel paradiso in terra.
Marco mi guarda un po’ stravolto.
“Ora è il tuo turno” gli dico con un sorriso malizioso.
Mi chino nuovamente tra le sue gambe e ringoio quel cazzo giovane e resistente.
Lo prendo dentro fino alle palle. Esce dalla mia gola viscido di saliva, pronto per essere ingoiato ancora. E così faccio.
Lo succhio come un ghiacciolo, lo lecco come un gelato e me lo gusto centimetro dopo centimetro mentre sprofonda nel mio esofago.
Marco ormai ha preso confidenza con il pianeta sesso e mi guida la testa al ritmo che preferisce.
Poi gli infilo due dita nel culo.
Ancora pieno del mio sperma, le riceve senza problemi. Gli lavoro l’ano con la ...