1. La palestra, la doccia e la… 3 (...ma basta docce)


    Data: 19/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Megaciccio, Fonte: Annunci69

    ... per leccarli.
    
    Lui mi afferra la testa per tenerla al suo petto mentre ansima. “Ma tra poco torna Stefano. Fermati.”
    
    Per tutta risposta, mentre con una mano mi porto alla bocca un suo capezzolo, con l’altra scendo a tastargli il pacco. Da buon ragazzo in forze è già bello duro. Gli palpo la dotazione per tutta la lunghezza mentre inizio ad attaccare anche il lato b cercando di infilargli una mano nei pantaloni.
    
    “Ma sei pazzo Antonio! Che fai!”
    
    “Ti voglio Marco. Ti voglio. Non sai quante notti ti ho sognato, quante sere avrei voluto stringerti a me. E ora che sei qui non posso resistere”
    
    Gli slaccio i pantaloni mentre lui mi guarda senza riuscire a reagire.
    
    I suoi slip bianchi sembrano una enorme boa in mezzo ad un mare di peli pubici.
    
    Li abbasso e finalmente posso ammirare il suo cazzo da vicino.
    
    No, non è enorme, ma è bello cicciotto, cosa che già sapevo. Pende leggermente a sinistra e con l’erezione si scappella totalmente.
    
    Lo afferro e lo masturbo appena. Il liquido prespermatico gli ha già invaso il prepuzio e lascia piccole bavette viscide come lo scappello. È come un invito a bere e leccare tutto quel ben di dio.
    
    Decido che devo averlo.
    
    Spalanco la bocca e ingoio quella bella mazza rigida e umida. Il suo forte sapore di maschio mi riempie le papille gustative. Il liquido trasparente che emette di continuo aiuta la mia saliva a lubrificare l’asta facilitando l’opera di pompaggio.
    
    Insalivo e ingoio quel fantastico cazzo per sentirlo ...
    ... meglio dentro.
    
    Marco geme di piacere mentre in una posizione scomposta resta buttato sulla sedia godendosi il mio lavoretto.
    
    Lo stuzzico con la punta della lingua sul frenulo, gliela avvolgo su tutta la cappella.
    
    Gli abbasso pantaloni e slip alle caviglie per poter accarezzare quelle gambe tozze e pelose.
    
    Gli mordo l’interno coscia facendogli fare un piccolo balzo.
    
    Gli bacio le cosce e lo solletico con le dita.
    
    Poi mi ributto sulla cappella umida e invitante. Sembra un frutto sbucciato che chiede di essere mangiato. Rosso e succoso, continua a saziarmi con il suo liquido trasparente.
    
    La posizione non è delle migliori, ma cerco di ingoiare tutta quella mazza. La spingo in gola facendole spazio nel mio esofago.
    
    Poi passo alle palle. Sferiche e perfette, le succhio una alla volta mentre il mio orsetto geme di piacere. Scendo sempre più, tocco i punti più erogeni. Lecco e sfrego la barba sul perineo, poi gli alzo le gambe.
    
    Lui resta sorpreso, ma con i pantaloni che gli fanno da legacci non ha molte possibilità di opporsi.
    
    Lo piego in due su se stesso e magicamente le chiappe si dischiudono lasciando esposto un pertugio che ben conosco.
    
    “Oddio, ma che fai!” prova a protestare.
    
    Mi ci fiondo. Lo lappo voracemente mentre le iniziali proteste si trasformarono in gemiti di inaspettato piacere. “Oh, sii, ma è bello!!”
    
    “Con me proverai solo tanto piacere” lo rassicuro mentre riprendo fiato. La mia lingua è insaziabile, non smette di lavorargli il culo. ...
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