1. La palestra, la doccia e la… 3 (...ma basta docce)


    Data: 19/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Megaciccio, Fonte: Annunci69

    ... E poi sono sempre stato attratto dagli uomini. Soprattutto quelli più grandi.” mi dice fissandomi per un istante e riabbassando subito lo sguardo.
    
    “Quando l’ho vista quella sera in palestra…” arrossisce ancora di più”... sa, mi è piaciuto subito. Lei è… tu sei veramente un bell’uomo. Con quelle spalle, quel pelo. Le braccia muscolose” mi dice mentre mi fissa il corpo, “ho fatto quella pazzia. Solo alla fine ho pensato che comunque potessi essere un futuro vicino di casa, un collega dei miei genitori o chicchessia. Quando ti ho rivisto ero terrorizzato. Sai, alla fine ho cambiato palestra…”
    
    “No, ma perchè!”, gli dico con un sorriso ”non devi aver paura di me.
    
    Si, forse sei stato un po’ avventato. Ma ti è andata bene.” ribatto facendogli l’occhiolino.
    
    “Sai, anche io trovo che tu sia molto bello” gli dico afferrandogli il mento barbuto con la mano e spingendolo a guardarmi negli occhi.
    
    “Grazie” risponde sorridendo impacciatamente. “Sai, io lo avevo sempre desiderato, ma non ero mai stato con un uomo. Non ne avevo mai toccato uno…
    
    ...e neanche l’altra cosa…” aggiunge con un filo di voce. “Mi vergognavo. Non sapevo come fare…”
    
    “Marco, non preoccuparti più di nulla. Sarà il nostro piccolo segreto. Nessuno all’infuori di me e te saprà quello che è successo. Ok?”
    
    La sua risposta affermativa arriva immediata con il suo caratteristico scuotimento di testa.
    
    Ma quanto è dolce questo orsacchiotto, penso dentro di me.
    
    Lo fisso negli occhi, quello sguardo ...
    ... tenero e profondo mi rapisce, e lo avvicino a me.
    
    Le sua labbra rigide si toccano con le mie, più morbide ed avvezze a certe situazioni.
    
    Lo avvolgo dolcemente con le braccia e lo stringo. Pian piano anche lui si scioglie. Le nostre bocche si dischiudono e le lingue si incontrano, si intrecciano, si scambiano liquidi in una lotta che trasuda passione.
    
    Gli sfioro il viso con la bocca: il mento, gli zigomi, gli occhi e la fronte.
    
    Poi mi fiondo sul suo collo. Lo bacio, lo succhio, lo lecco.
    
    Lui resta pressoché immobile e mi lascia fare, mentre lo sento gemere sommessamente.
    
    Poi lo afferro per il petto. Le mie mani chiudono i suoi pettorali in due mezze lune che si stringono per raggiungere i piccoli capezzoli, che già rigidi sporgono vistosamente da sotto la camicetta.
    
    Glieli afferro tra le dita e li pizzico. Si agita sommessamente ma resta con gli occhi chiusi ed un'espressione vagamente ebetita.
    
    Gli appoggio il palmo della mano al centro del petto e sento il suo battito. È forte, accelerato. Un giovane cuore emozionato e carico di passioni. Mi ricorda me alle prime esperienze.
    
    Lo ribacio con tutta la passione che riesco a trasmettergli poi gli dico, accarezzandogli il viso “Marco, non preoccuparti, siamo io e te. E quando è così possiamo essere noi stessi e fare tutto ciò che vogliamo”
    
    Gli slaccio la camicia e la allargo. Vedo quei piccoli punti rossi sporgere tra un leggero tappeto di peli neri e non possono che fiondarmici subito sopra con la lingua ...
«1...345...»