1. I dolorosi piaceri di Roberta e Marco / seguito


    Data: 23/01/2023, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Autore: aldebrando1, Fonte: RaccontiMilu

    ... riempiendo di acqua, che a lui parve mossa dal vento. Si bloccò e lasciò che la spinta che lei esercitava sul suo petto lo facesse indietreggiare di quel tanto che il suo cazzo uscì da lei, portandosi dietro il segno dell’eccitazione che aveva pervaso quel corpo di magnifica femmina in calore; un filo viscoso, lucido, della consistenza collosa, rimase a legare come un ponte sospeso quel membro violaceo coperto dal condom e la fessura rosa che si intrevedeva tra le grandi labbra dischiuse, come un fiore che si intuiva odoroso. Per un attimo restarono a contemplare quei segni tangibili del desiderio elettrico che correva tra loro; poi lui trovò negli occhi di lei la traccia di un leggero sorriso e si sentì sollevato.
    
    “Scusa – le disse con dolcezza – sono un totale idiota, perdonami!”
    
    Lei percepì che i muscoli di lui si stavano contraendo per distanziare il suo corpo dal proprio; lo fermò mettendogli la propria mano dietro al collo:
    
    “Puoi metterlo dove vuoi tesoro, ma non qui… qui è di mio marito oggi….”
    
    “Ti farò male Roberta, temo…”. L’ultima frase l’aveva pronunciata con un tono che dall’iniziale sincerità aveva virato subito verso una vena di maschile e compiaciuto sadismo. La femmina sotto di lui non si scompose e, con gesto di rassegnata e consapevole sfida, gli afferrò con una mano il membro teso e lo guidò sino ad appoggiarlo alla sua rosellina, mentre inarcando il bacino spingeva il fondoschena verso di lui:
    
    “il dolore è piacevole talvolta”, disse lei ...
    ... prima di lasciare che lui godesse del suo corpo, inculandola a sangue.
    
    Lui lo fece, ma non nel modo che lei si sarebbe aspettata. Per lei essere inculata rappresentava la pura lussuria, un atto animalesco così facilmente distinguibile dall’intimità dell’amplesso amoroso, qualcosa che il maschio di turno faceva sempre tenendola a quattro zampe sul letto, senza guardare la sua anima attraverso i suoi occhi, afferandola con forza per i fianchi e strizzandole i seni, mentre emetteva grugniti e parole oscene, sino a scaricare dentro di lei il proprio immenso desiderio per la femmina più eccitante mai incontrata… desiderio al quale ogni volta il condom impediva di giungere sino al cuore di lei, e di lasciarvi il pungiglione di un desiderio da coltivare. Così, quando il membro del fortunato maschio le usciva molle dal corpo, lei scappava sotto la doccia a sciacquare via i resti di quei momenti e… finiva tutto lì.
    
    Ma lui fece altro… Al principio non fu cosa semplice infilare la propria cappella gonfia all’inverosimile dentro a quel bocciolo che lei, incrociate le gambe dietro la schiena di lui che le teneva sollevato il bacino afferrandola dietro ai lombi, teneva ben in vista, allargandosi le chiappe con entrambe le mani.
    
    Appena la punta di quall’attrezzo agguerrito iniziava a farsi strada dilatando lo stretto anello, la puntura di un milione di spilli la faceva strillare… e lui si ritraeva preoccupato. Al quarto tentativo interrotto lei capì che di quel passo non ci sarebbe ...
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