1. I dolorosi piaceri di Roberta e Marco / seguito


    Data: 23/01/2023, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Autore: aldebrando1, Fonte: RaccontiMilu

    ... adesso!”
    
    Lui obbedì, mentre lei corse a serrare le tapparelle e, spente tutte le luci nella camera, entrò a sua volta nel letto e si avvinghiò a lui. Bastò che lei appoggiasse la guancia sul petto di lui per sentire che quel battito frenetico del suo cuore iniziava a calmarsi.
    
    “Ho avuto paura Roberta, una paura maledetta, che mi ha fatto star male, come un cane!”
    
    “Lo so amore – rispose lei in un sussurro. Poi mise ancora la propria bocca su quella di lui e continuò a lungo a riscaldare il suo corpo gelato con il proprio. Intanto gli accarezzava il volto e continuava a rassicurarlo con parole tenere che dicevano, in modi diversi, che lei aveva capito, finalmente, di poter amare solo lui, di essere come vaccinata dagli altri.
    
    “Il tizio di oggi amore – non lo chiamò per nome, cosa che lui apprezzò – era solo un uomo di gomma, un egoista che neanche sa cosa può desiderare la donna che dice di amare, uno che ci metterei dieci minuti a farlo impazzire per me, ma che vorrebbe solo possedermi, incatenarmi a lui… come tutti gli altri… tutti meno te amore! Io… non potrei mai lasciarti Marco!” La camera era immersa nell’oscurità, ma lui percepì comunque con chiarezza lo sguardo di lei puntato nei propri occhi e sentì che lei era sincera, emozionata, felice e… sessualmente appagata. Quest’ultimo pensiero lo fece sussultare – cosa che lei percepì, stringendolo subito più forte – ma fu solo un attimo… giusto il tempo di pensare che lui, e non quel manzo con l’uccello di un ...
    ... toro, aveva recitato la parte del leone in quei giorni così appaganti per sua moglie. Lui era il regista, l’artefice di quella rappresentazione che era andata in scena e nella quale aveva dato il suo bel contributo (che scopata la sera precedente!).
    
    Si rilassò e sentì il calore fluirgli di nuovo in tutte le parti del corpo. Lei che gli accarezzava il volto, lo baciava leggera sulle labbra , sulle spalle, sui pettorali, aderiva al suo corpo con il proprio, come un fodero che ti protegge. Prima di rendersi conto di essere stremato da quelle emozioni, si addormentò.
    
    Quando lei, dal respiro che si era fatto regolare, si accorse che lui si era appisolato fu invasa da una languida felicità che le riempì gli occhi di lacrime. Lei ed il suo uomo, avvinghiati in quel letto, capaci di affrontare una lotta impari contro la natura complessa dei loro desideri carnali, contro convenzioni sociali che erano così forti da lacerar loro le carni… eppure sempre insieme, sempre legati. Provò a chiudere gli occhi, ma non riuscì ad addormentarsi: il suo corpo era ancora troppo su di giri per le sensazioni fisiche che l’avevano travolta. Anche se provava a non pensarci, le fitte di dolore che le arrivavano a momenti dal suo buchetto martoriato da quel salsiccione fuori misura riportavano subito la sua mente a quei momenti, senz’altro carichi di piacere ed appaganti.
    
    Non era andata come si era immaginata. Le altre volte quegli uomini così apparentemente sicuri di loro non si erano ribellati al ...
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