Il venditore di aspirapolveri 01 - Racconti Erotici

Il venditore di aspirapolveri 01

... la rimisi al posto suo. Ora era li nuda, con le sue belle tettone e la collana da ornamento. Vista così era veramente appetitosa la signora Anna. Sembrava aver almeno dieci anni di meno dei sui 53 dichiarati.

Si era sposata a 18 anni con l’attuale marito, rimase quasi subito incinta. Il marito aveva un attività commerciale e lei rimase a custodire la casa e la figlia. Vita classica da casalinga. Col tempo il marito aveva perso interesse ma lei dai 30 ai 35 anni circa ebbe una storia con uno che la inizio ai piaceri della carne. Avrebbe voluto divorziare ma non lo fece per la figlia. La storia finì malamente e non ebbe più il coraggio di ricominciare. Si trovò bloccata nella solita vita.

Da quel tempo non aveva più intimità col marito.

Era da tempo che ci ripensava, disse e l’occasione gliela diedi io. Mi disse subito di non preoccuparmi, voleva solo riprendere il tempo perduto in fatto di sesso, niente di più.

Bene bene, un’altra opera buona ho fatto..

Mi piaceva proprio questa casalinga...

Mille idee mi vennero in mente su come farle recuperare quel tempo ...

... perduto.

Mi alzai e la strinsi a me. “Dunque, se ho ben capito” nel frattempo infilo l’indice ed il medio nella fica e con il pollice le sfioro il grilletto “vuoi fare la Troia” dissi senza mezzi termini mentre lei ansimava.

“Si Troia, mi piace come dici questa parola”.

La baciai.

Ci baciammo con furor di lingue mentre non smettevo di toccarla lì sotto. Venne ancora, quella colata continua calda, dolciastra. Che ricordi..

Il marito gestiva una tabaccheria, dalle sette alle 12.30 poi dalle 16 alle 18. In quelle ore era sempre disponibile in quanto il marito non abbandonava mai il negozio essendo l’unico gestore.

Durante la girandola di amplessi, quella prima volta notai come il suo posteriore, ben carrozzato fosse già stato oggetto di revisioni. Le grinze attorno all’apertura denotavano un certo uso ed allargamento rispetto al normale. Ma quella volta non le dissi nulla.

Giocai una carta azzardata. Anche perchè già mi girava una mezza idea di andarmene all’estero e quindi non sapevo come sarebbe andata a finire questa storia. Avevo in mente un piano ben preciso.

fine 1° parte