1. Il venditore di aspirapolveri 01


    Data: 02/12/2022, Categorie: Etero Autore: Jverne70, Fonte: Annunci69

    ... dell’audio del televisore. Con lo sguardo rivolto al cielo, la signora Anna mi mise una mano sul braccio e mi disse “venga andiamo di là”, spostai tutto l’armamentario in camera da letto.
    
    Proseguii con la presentazione.
    
    Ad un certo punto non so perché ma mi venne in mente la scena tra Daniela e Michela quando le spiegava come si impugnava.
    
    Feci la stessa cosa con la signora Anna.
    
    Non vi era alcun motivo per far quella scena ma sentii fortemente di doverlo fare.
    
    Quell’approccio improvviso ma deciso che attuai, i due corpi aderenti, con un principio di erezione da parte mia, quei sussurri all’orecchio alla signora Anna, le fecero risvegliare appetiti assopiti.
    
    Sentii dapprima che la signora Anna, dopo un attimo di stordimento, contrastava dolcemente la mia spinta a livello inguinale.
    
    Quell’inaspettato segnale ebbe un effetto ormonale e per naturale risposta accese la mia erezione che ora era ben percepibile nonostante gli indumenti a far da barriera. Sentendo l’erezione la signora Anna comincio a muovere piano piano il bacino per assicurarsi meglio della dimensione del “problema”.
    
    Improvvisamente mi trovai in trappola.
    
    Con le mani sulle sue, lei che stringeva un tubo, lungo e duro, i sussurri all’orecchio, l’erezione.
    
    Non mi potevo tirare indietro dopo che lei, chissà con quanto coraggio fece la sua mossa.
    
    Non avevo intenzioni “serie” con la signora, visto che in casa ci stava pure il marito. Ma congelati lì in quella posizione pian piano, ...
    ... oltre al cazzo, saliva anche una certa voglia. Lei aveva paura di muoversi per paura di perdere quell’intimo contatto. Io pure provavo un verto turbamento. Rimanemmo in quella posa innaturale per un certo tempo. Nessuno dei due voleva staccarsi. Giocai il tutto per tutto. “Adesso cara Anna deve dimostrare di aver capito come si tiene in mano il tubo, lungo e duro” le sussurrai questo all’orecchio mentre piano piano mi staccavo dal suo corpo e mi sbottonavo i pantaloni. Lo estrassi mentre lei con estrema lentezza si girava verso di me. Chissà il suo cervello quanti dati stava elaborando in quegli istanti.
    
    Me lo prese in mano con la destra e con la sinistra lo accarezzò. Sembrava stesse contemplando un oggetto sacro. Lo soppesò, lo accarezzo ancora e comincio un accenno di masturbazione. Era come ritrovare un vecchio amico dopo molti anni. La vidi arrossire e poi dire “da quanto tempo”.
    
    I suoi occhi erano vuoti persi su ricordi lontani.
    
    “Anna” le dissi , come per svegliarla. Si sentiva l’audio della televisione nell’atto di fare zapping. Segno che il marito era ben posizionato davanti al tv.
    
    Questo le diede quel pizzico di coraggio per fare un passo in avanti.
    
    Lo guardò e poi si chinò per prenderlo in bocca.
    
    Una , due , tre leccate poi lo ingoiò. I ricordi affluivano. Comincio un pompino come si comanda. Di quelli fatti con gusto, con la saliva. Ogni tanto si fermava, lo prendeva in mano e mi guardava.
    
    “Da tanto tempo non lo facevo” diceva.
    
    La lasciai ...
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