La Caduta, Oltre il Confine. Sul mare
Data: 09/07/2018,
Categorie:
Racconti Erotici,
Voyeur
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... -Scommetto che stai pensando a lei.-, disse sorniona Izabel con un ghigno. -Lei?-, chiesi io. -Amea, e la tua amica. Magari insieme…-, continuò lei con noncuranza. Bevve da una fiasca. Me la offrì. Annusai. Era un liquore di qualche tipo. Scossi il capo. Lei scrollò le magre spalle, -Sì, sai… Amea è bisessuale. Gode sia con donne che con uomini. È una vacca mostruosa.-, mi parve di cogliere invidia in quella voce. La lasciai parlare. I miei pensieri erano in ben altra direzione ma non c’era bisogno che Izabel lo sapesse. -Quella è un vulcano. È salita a bordo poco tempo fa ma penso conosca Tork da molto prima. Lui non sa che lei lo tradisce. O forse sì. Una volta…-, la voce della bionda si abbassò sensibilmente, -Invitò me a fare sesso con lei. Amea me la leccò in un modo divino… Oh, io non sono bisessuale, ma Amea… ha come un fuoco dentro. Scopare con lei è un’esperienza, più che altro. E intanto Tork la inculava per bene. Un’esperienza!-, ridacchiò Izabel, -Ma lei non vuole figli. Nessuno le viene dentro. Mai!-, disse. -Ne sai parecchio…-, commentai io, cercando di mantenere un certo aplomb e fallendo consapevole di fallire. Quel racconto mi aveva eccitato. Izabel sorrise, sorniona. -E a te non dispiace, no? Su! Una notte con Amea e, se sarai ancora vivo, scorderai le tue pene!-, esclamò ridendo sguaiatamente. -Veramente io…-, iniziai con educazione. -Sei omosessuale? Oh, sarebbe un peccato. Sei un giovane bello e…-, la mano di Izabel mi strinse il membro turgido ...
... attraverso i vestiti, -Ben fornito dagli dei, se questo non è il coltello.-. Io le allontanai la mano, con calma. -Non lo é. E ti ringrazio. Comunque sì, mi piacciono le donne ma ora come ora, il sesso è quanto di più lontano dai miei pensieri.-, dissi con fermezza. -Come no! Ce l’hai duro e se ti va di svuotartele devi solo chiedere, Amea non ti direbbe di no!-, ammiccò selvaggiamente, -E nemmeno io!-. Rise di nuovo, piegata in due come dalla migliore delle battute. Io non risi. -Terrò a mente.-, dissi. Girai i tacchi e me ne andai.
Avevo mentito. Nonostante le mie preoccupazioni il sesso era tutto meno che lontano dalla mia mente, complici le conversazioni di prima e la scena vista la notte scorsa. Tornai sul ponte e aiutai ad assicurare la vela. Il vento si era levato e la nostra nave procedeva verso l’Eire. -Quanto all’attracco a Dublinius?-, chiesi. Tork mi sorrise. -Almeno un giorno. Sicuramente sarà un viaggio quieto. Aristarda non ha giurisdizione su queste acque e da quando si è scissa dall’Impero, la Britannia ha altro a cui pensare che a noi.-, disse. Io annuii. Notai Amea. Mi guardava. Ancora. Insistente. Era bruciante il desiderio che prepotente sentii. Mi allontanai piano. -Vado sotto coperta.-, dissi.
Arrivai al primo ponte sottocoperta e incappai in rumori di lotta. Grugniti maschili e femminili. Mi sporsi. Era una sorta di arena. Nel quadrato c’erano un tizio dalla pelle abbronzata e Izabel. Maneggiavano dei rudis di legno, pugnali da pratica atti ...