La Caduta, Oltre il Confine. Sul mare
Data: 09/07/2018,
Categorie:
Racconti Erotici,
Voyeur
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
Mi adattai alla vita di bordo con l’impacciata applicazione di chi, pur non avendo mai messo piede a bordo di una nave, ce la mette tutta. Durante le prime ore a bordo mi fu assegnato un turno ai remi e, una volta terminato di remare quando il vento era favorevole, aiutavo in cucina. Quello e un sostanzioso pagamento avevano permesso a me e a Fatma di salire a bordo. Tork era un gigante buono, ma la sua ciurma non appariva altrettanto benevola: c’erano genti di più e più popoli. Riconobbi almeno un romaneo, un vecchio dai capelli bianchi che svolgeva la mansione di cartografo e mozzo, due uomini dalla carnagione ambrata tipica del Kelreas, la pelle scura degli abitanti dall’Africea e delle terre del Sud. Il resto erano tutti riconducibili ai popoli del deserto, salvo un giovane dagli occhi sottili e il viso piatto. Nessuno di loro mi ispirava fiducia. Non che non ci fossero donne a bordo. Ce n’erano ben tre. Una era una donna un po’ in carne, dal viso sfatto e gli occhi bovini, i capelli lunghi e la pelle scura. C’era inoltre una giovane, bionda e chiaramente parte della ciurma, anche se appariva fuori luogo. Poi c’era Amea, la compagna di Tork (e dico compagna solo e unicamente perché di fatto ritenevo all’epoca fosse tale). Alta, muscolosa, si avviava verso i quaranta senza però mostrare segni del tempo, chiaramente di origini licanee, aveva la pelle abbronzata di chi passa molto tempo al sole, il viso volitivo, gli occhi verdi aggressivi e i capelli rasati quasi a zero e ...
... il corpo fasciato in vesti che lasciavano libertà di movimento senza perdere in fascino. Appena mi vide, parve categorizzarmi come una zavorra, ma ebbe il buonsenso di non contraddire la volontà di Tork e mi spiegò, seppur stizzita, alcune cose sulla vita a bordo. Fu alla fine della conversazione che me lo disse, chiaro e semplice. -Ascolta, tu sembri uno che sta scappando. Sei di Roma, o pressappoco a giudicare dall’accento e questo mi fa pensare a un criminale, uno che ha commesso qualche reato e ora vuole eludere la giustizia imperiale. Quindi te lo dico subito: se è così faresti bene a essere certo di non avere qualcuno alle calcagna perché la regola qui è semplicissima…-, i suoi occhi parvero volermi frugare nell’animo, -La ciurma non s’infama né si mette in pericolo per il singolo. Se sei ricercato, hai scelto la nave sbagliata. E anche Tork sa che ci sono limiti alla benevolenza. E questo vale anche per la tua ragazza.-. Non mi diede il tempo di replicare che Fatma non era la mia ragazza, a ben pensarci non sapevo precisamente cosa fosse divenuta dopo tutto il tradimento da lei perpetrato, anche se a fini comprensibili. La guardai ancheggiare mentre se ne andava, pensando che fosse una bella donna, pericolosa come nessun’altra che avevo conosciuto. Ma non potevo dirle la verità, non potevo dirle che la Lama della Fondatrice in mio possesso avrebbe potuto condannare me stesso e tutti loro a una morte atroce.
In realtà, io e Fatma non avevamo parlato. La giovane non ...