La Caduta, Oltre il Confine. Sul mare
Data: 09/07/2018,
Categorie:
Racconti Erotici,
Voyeur
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... partite e alla quarta riuscii a mettere in difficoltà la bionda che alla fine capitolò. Era passata almeno un’oretta buona. -Forse dovrei andare, intendo, vorrai dormire, credo?-, chiesi, temendo di essere di troppo. -Nah, io non dormo molto.-, rispose lei, -Ma se hai sonno, vai pure. E se ti va, magari un giorno ti insegnerò a maneggiare quello.-, disse indicando la Lama della Fondatrice. -Sempre se la tua ragazza non ha da ridire…-, aggiunse con un occhiolino. -Non… non è la mia ragazza…-, dissi, -Io… diciamo che abbiamo litigato.-. -Mh-mh.-, fece Izabel mentre beveva qualcosa. Dall’odore sembrava alcolico. -Insomma, se potessi insegnarmi… Te ne sarei grato.-, dissi. Lei annuì. Bevve di nuovo. Improvvisamente mi sentii davvero di troppo. Mi alzai. –Buonanotte.-, dissi. Lei annuì. Persa nel suo degustare l’alcool, non disse altro. Mi allontanai. Il vecchio coi capelli bianchi scrutava l’orizzonte da prua. Alcuni membri dell’equipaggio parlottavano tra loro. Tornai verso le scale. E lo sentì. Un urlo. Di donna. Mi voltai verso la direzione, senza pensare. Un altro. E un altro. E quello di un uomo. “Dei, che sta succedendo?”, mi chiesi. Notai una porta. Semi aperta e con la luce accesa. Guardai. Rimasi bloccato. Amea, carponi sulle coltri sfatte, subiva i prepotenti assalti di Tork che le affondava dentro con spinte decise. La donna urlò di nuovo in suo piacere, evidentemente in estasi a causa di quell’amplesso così travolgente. Gettò il capo indietro, inarcando il collo. ...
... Aprì gli occhi. Inchiodato da quell’immagine di un erotismo potente, non potei muovermi. I suoi occhi parvero bruciare nei miei. Impossibile che non mi avesse visto. Ciononostante, oppure proprio per questo, andò avanti come se nulla fosse stato, prendendo anzi a toccarsi tra le cosce con una mano. Il tutto senza smettere di guardarmi. Io non sapevo che fare. Il cuore mi batteva a un ritmo tutt’altro che quieto, e il sesso gonfiava i vestiti, inturgidendosi alla vista di una scena così lussuriosa da sembrare uscita da un poema erotico. Andare o restare? Certo, sicuramente a Amea non davo fastidio, ma Tork avrebbe potuto essere meno… permissivo. E d’altronde, già il vedere quell’amplesso era una violazione effettiva del loro talamo. Restare avrebbe solo portato guai, se mi avesse scoperto. Fu un grido di Tork a distrarmi da quel dilemma. Con un gemito bestiale l’uomo si sfilò da Amea, il sesso grosso, turgido e pulsante in una mano. Lei si voltò, abbastanza da permettersi di intravedermi con la coda dell’occhio. Prese il membro dell’uomo e lo manipolò. Gli sorrise, o forse il sorriso era a me. Difficile dirlo. Tork venne in faccia alla donna appena un istante dopo, gli schizzi perlacei e abbondanti del suo piacere che fiottarono a colpire il viso, la fronte e il collo di lei. La mano destra di Amea era ancora tra le sue cosce, a continuare a darsi piacere, insaziabile. Voltò appena il capo e sorrise. Stavolta, ne ero certo, aveva sorriso a me. Che fare? Infine vidi Tork che si ...