1. La garconnière 1


    Data: 23/10/2022, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... sognato.”
    
    “Ho paura che siamo sul punto di dichiararci l’amore.”
    
    “Io ti amo; mi sono già troppo a lungo toccata da sola pensando a te; nel mio amore è prevista anche la passione e il desiderio fisico; forse è meglio che cominci a pensare non più alla Gemma da ammirare letterariamente ma ad una donna appassionata; non vorrei né spaventarti né deluderti; da questo momento, mi spoglio di tutto davanti a te … “
    
    “Sono molto esigente; la prima richiesta è che ti lasci quanto possibile spogliare da me; so farlo con molto amore.”
    
    “Adesso chiudiamo la telefonata, perché comincio a bagnarmi; forse è inutile suggerire che è più giusto essere morbidi coi coniugi adulteri, anche se loro sono feroci coi cornuti, se conosco mio marito.”
    
    Quando tornò a casa, immediatamente mi indispose la sua faccia serafica con un sorriso dipinto, che non riuscivo ad attribuire a gioia per qualche successo di cui non avevo notizia; non credevo che il sospetto fondato di essere cornuto potesse rallegrarlo, a meno che non avesse una natura cuckold di cui non ero al corrente; l’unica possibilità era che fosse derisione nei miei confronti, non sapevo per quale motivo; mi inferocii e mi ripetei che era cornuto; lo avrei umiliato a morte, così imparava.
    
    Cominciai a rispondere con cattiveria gratuita, feroce e volgare anche nel linguaggio, opposto a quello controllato che ...
    ... da sempre usavamo in casa; fui volutamente sgarbata e scostante; l’unica ad adontarsene fu nostra figlia che, ad una mia sortita decisamente a sproposito e volgare, scattò come una molla e diede sfogo a tutto il vocabolario giovanile di offese per darmi della troia e invitarmi ad andare sul marciapiede, tra le mie pari, ad usare quel linguaggio.
    
    La violenta reazione, con cui cercavo di riaffermare la mia autorità materna su di lei, scosse Mario, che pacatamente, come era nel suo stile, mi ricordò che Laura era maggiorenne, quindi non soggetta a nessuna autorità, che aveva risposto alle mie volgarità con lo stesso linguaggio che io avevo provocato; ci invitò a rasserenarci e a risolvere dentro di noi i problemi prima di scaricarli sugli altri.
    
    Dovetti arrendermi e tacere; lei invece gli si lanciò fra le braccia scusandosi per essere stata scurrile e scortese con sua madre; lui la accarezzò con la paterna dolcezza di sempre e la rassicurò che non si sentiva toccato dalle mie volgarità; sapeva più di quanto io credessi e non mi faceva colpe; avrei imparato come si pagano gli errori e questo forse gli doleva anche di più; era stato un discorso chiaro e diretto; ma la visione limitata del momento mi impedì di difendere l’amore per mia figlia, l’unico riferimento che mi rimaneva e che invece spingevo verso suo padre che amava con la stessa intensità. 
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