1. La garconnière 1


    Data: 23/10/2022, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... quotidianamente a scuola.
    
    L’ultima copula fu da fuochi di artificio; mi prese da dietro, usando come leva i seni che aveva artigliato dai fianchi; questo gli consentiva colpi tremendi che scuotevano la mia libidine e provocavano fitte di piacere dalle natiche piantate contro il ventre, attraverso il sesso e il ventre fino al cervello; in un attimo di strana resipiscenza, mi resi conto che il cuore e il sentimento erano intatti; quello che vivevo era sesso allo stato selvaggio, niente a che vedere con l’amore, che restava a casa.
    
    Passammo in quella garconnière quasi due ore; quando mi resi conto che erano passate le due, ora impossibile nella nostra routine, per restare da sola fuori casa, sollecitai il mio stallone a riportarmi indietro; anche lui, ormai svuotato da tre eiaculazioni in pochissime ore, era ansioso di tornare dalla moglie, umiliata forse anche più di mio marito, visto che non aveva colpa da farsi perdonare né screzi da superare.
    
    Prima di congedarsi, Giorgio si fece promettere che ci saremmo rivisti in condizioni più favorevoli; dal momento che eravamo tutti e due professori, nello stesso istituto, la nostra storia di adulterio poteva svilupparsi nella massima discrezione usando talvolta la garconnière degli amici, ma più spesso ricorrendo ad alberghi appositamente attrezzati; le carte di credito di mio marito mi consentivano di fare fronte alle spese senza turbare equilibri.
    
    Tornai a casa decisamente allegra; dentro, tutto era silente; Mario ...
    ... dormiva pacifico al suo posto nel letto; andai in bagno a lavarmi le numerose scorie che la serata di sesso sfrenato aveva lasciato sul mio corpo; cercai di lenire qualche livido per eccesso di passione con creme di bellezza; mi andai a sdraiare silenziosamente accanto al cornuto, evitando accuratamente anche di sfiorarlo per non svegliarlo; presi sonno immediatamente e dormii pacificata.
    
    Mi destai che il sole entrava prepotente nella camera; mi alzai barcollando come uno zombie e mi diressi alla cucina, dove la colazione era stata preparata, come al solito, dal mio premuroso marito; non avevo lezione le prime due ore e potevo prendermela comoda; Mario doveva essere già andato in studio; invece lo vidi rientrare e rifugiarsi di fretta nello studio; mai avrei potuto immaginare che fosse uscito e rientrato prima di andare in ufficio.
    
    Invece mio marito, svegliatosi come sempre alle sette, si era fiondato immediatamente alla garconnière, aveva spento l’impianto di ripresa e aperto l’ultima registrazione; preso atto che il video era quello che temeva, aveva travasato il contenuto su un chiavetta esterna, portata appositamente, ed aveva cancellato il file originale, perché non fosse alla mercé degli amici; rientrato in casa, senza una parola si era rifugiato nello studio per elaborare il video.
    
    Seduto di fronte a me in cucina, mi chiese se ci fosse qualcosa che dovevo dirgli; negai recisamente e lo mandai al diavolo.
    
    “Che cos’è questa schifezza?”
    
    Era stata Laura, nostra ...
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