La Caduta. Oltre il Confine. Naufrago, cattura e fuga.
Data: 18/10/2022,
Categorie:
Sensazioni
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... ghigno, -Non ti farò… troppo male.-. Mi avventai su di lui. Niente tattica, nessuna pianificazione. Sferrai un pugno che giunse improvviso, colpendo al volto. Il Biondo ringhiò qualcosa. Sentii delle braccia strapparmi da lui, gettarmi contro il muro. La botta mi stordì. Da lontano sentii il suono di carne contro carne. Un ceffone, palese. Il Calvo si chinò su di me. Il suo alito puzzava d’alcool. -Rilassati, eroe. La tua amica ci soddisferà, ma può darsi che rimanga qualcosa per te.-, sibilò con una risata secca. –Bestie! Siete delle bestie! Come Cassius!-, ringhiai. Gelo, improvviso. Il Calvo ora non sorrideva più. E neanche il Biondo. Lo Sfregiato invece ebbe appena un movimento. -Muovetevi a concludere! Cutius starà domandandosi perché ci mettiamo tanto!-, li esortò. -Sto facendo… E stai ferma!-, inveì il Biondo. Assestò un altro schiaffo a Vera, che si afflosciò. Strappò la veste della donna con un ghigno. O almeno ci provò. Non era molto forte… -Il vostro fondatore si rivolterà nella tomba!-, gli urlai io, -Non siete diversi dai Cimanei!-. L’allusione al Mito di Licanes e alla sua caduta fu efficace: il Calvo si avvicinò. -Che ne dici di tacere, saputello? O vuoi che cominci da te?-, chiese. Ero terrorizzato, ma la rabbia mi impediva, semplicemente mi impediva di stare zitto. -Figlio di un cane! Bastardo!-, le parole mi uscirono senza che potessi fermarle, -Che Yneas vi trascini urlanti all’inferno!-. Il biondo, perso nel tentare di aprire le gambe di Vera, non ...
... mi badò. Il Calvo sì. Estrasse il pugnale, lo sguardo folle d’ira. -Ora hai passato il segno, marmocchio.-, disse avanzando verso di me. Lo Sfregiato agì, rapidissimo. Bloccò il polso del Calvo che ebbe solo un istante per essere stupito prima di essere spinto via. -Basta così.-, ordinò lo Sfregiato. Strappò il biondo da Vera. Mi accorsi che questa era ancora illesa, salvo per le percosse. Osservava la scena, come me. -Marcus, che cazzo fai?!-, chiese il Biondo dimenandosi. Il pugno dello Sfregiato lo mandò quasi k.o. Il Calvo sorresse il suo compare, indirizzando uno sguardo furioso ma perplesso al loro compagno. -Volete proprio che Citius ci becchi? Gli avevamo detto dieci minuti! Dieci! Sapete cosa succederebbe se…-, lo sguardo dello Sfregiato puntava verso il Biondo, almeno così mi pareva. Io trattenni il fiato. -Va bene, hai ragione…-, sussurrò il Calvo, apparentemente domo. Il Biondo invece pareva tutto fuorché convinto. Fece per ribattere ma il Calvo gli tappò la bocca. -Ha ragione.-, tagliò corto. Uscirono, non senza lanciarci occhiatacce. Io chiusi appena gli occhi, ringraziando gli Dei clementi che le mie preghiere fossero state ascoltate. Vera si alzò. Non aveva che pochi segni temporanei delle percosse, salvo lo strappo ai vestiti, comunque minimo. Avrebbe potuto andarci molto peggio. Io la guardai. Lei mi guardò. Colsi qualcosa in quello sguardo. Gratitudine? O forse era solo la felicità di chi ha evitato il peggio? Mi assopii pochi minuti dopo, senza avere ...