1. UNA SCOLARA SPECIALE – UNA GIORNATA DI FERIE – 5


    Data: 16/09/2022, Categorie: Etero Autore: F.P., Fonte: RaccontiMilu

    ... avevo la possibilità di vederne uno da vicino e di poterlo osservare con attenzione.Allungai timorosa una mano e quando lo toccai mi sembrò di prendere la scossa da quanto ero emozionata. Mi appariva più complicato di quello che fino a quel momento avevo ritenuto e diverso da come l’avevo immaginato.“Afferralo bene con tutta la mano e palpane la consistenza.”Era caldo. Morbido ed avvolgente. Provai ad impugnarlo come diceva Luana, stringendolo con delicatezza e sorpresa più che spaventata sentii che si muoveva, agitandosi nella mia mano.“Ah!”Esclamai lasciando la presa.“No, no! Riprendilo. Anche a lui piace sentire il contatto della tua mano, non solo a te. È per questo che ora sta scalpitando.”Lo impugnai nuovamente e guardandolo attentamente mi accorsi che si stava pian piano alzando e gonfiando; in cima qualcosa che appariva come la gemma di un fiore scarlatto cominciò a sbocciare. Guardai Luana perché non capivo cosa stesse succedendo e lei sorridendomi mi incitò:“Vedi? L’eccitazione che trasmetti a Johnny glielo sta facendo ingrossare. Man mano che la tua mano si fa sentire e lo blandisce, lui pompa naturalmente sangue che va ad ingrossarlo ed irrigidirlo per raggiungere la condizione adatta a potersi accoppiare con te. Insomma: ora sta diventando un bel cazzo duro.”A quel punto forse equivocai perché replicai impaurita:“Ma io non intendo accoppiarmi!”La sua risata argentina scoppiettò creando una atmosfera allegra.“No, non preoccuparti. Non succederà.”In ...
    ... quel momento si fece sentire anche la voce di Johnny:“Io comunque sono pronto a sacrificarmi. Non immaginavo davvero che fossi davvero di una bellezza così sconvolgente.”Vedendomi avvampare, Luana intervenne sempre ridendo:“Sta zitto tu che me la spaventi ulteriormente.”Anche se non avrebbe mai immaginato che i miei pensieri erano in quel momento più in sintonia con quelli di Johnny che con i suoi.
    
    Johnny aveva una voce calda e particolare, con un tono che mi piaceva.Capii anche che Luana mi conosceva molto più di quanto supponessi. Mi resi conto in quel momento che era una fine conoscitrice dell’animo umano, o quanto meno del mio, e il fatto che ora fossi lì a maneggiare tranquillamente il cazzo di una persona che non avevo mai visto lo stava a dimostrare. A dire il vero non conoscevo nemmeno bene quello di mio marito. Poi un pensiero fugace attraversò la mia mente: dovevo stare sempre in guardia e molto attenta a non farmi intrappolare: e se il suo fine fosse stato quello di far prendere a me le decisioni in modo da non poterle, poi, addossare apparentemente nessuna colpa? Mi sarei distrutta da sola! Ora basta! Stavo davvero rasentando la paranoia! Sto rovinando tutto con questo groviglio di pensieri. Ritornai alla realtà scoprendomi attaccata con una mano a quel cazzo che stavo trastullando.Già, senza accorgermene lo stavo davvero maneggiando e quella gemma rossa ora era evidente.“Dai, ora scappellalo!”Cosa dovevo fare? La guardai sperando che interpretasse, ...
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