UNA SCOLARA SPECIALE – UNA GIORNATA DI FERIE – 5
Data: 16/09/2022,
Categorie:
Etero
Autore: F.P., Fonte: RaccontiMilu
... offerto di pagare al tuo posto, dopo la descrizione che gli ho fatto di te, felice solo di poterti guardare, ma non te ne preoccupare, le sue tasche se lo possono permettere ed ha solo qualche anno più di te, ma la cosa importante è che ha un cazzo magnifico. E poi è vero che sono venale, ma se non l’avesse fatto lui, l’avrei fatto io, anche gratis. Anzi no; magari mi sarei fatta pagare da te in natura.” “Certo cominciava a preoccuparmi anche il costo della mia pazzia perché non è che navighiamo nell’oro e …….”Lei mi interruppe a ridendo disse:
“Non hai che da schioccare le dita e potrei farti davvero ricca. Sai cosa succederebbe se spargessi la voce che ho una vergine disponibile? Hai idea di quanti soldi e di quanti sarebbero disposti a partecipare?”Il suo viso era dolce ora e facendomi una carezza riprese:“Grazie Maona, aspettami. Torno subito.”
Mi aveva chiamato Maona. Già! Maona la puttanona.Poco dopo tornò.“Dai, vieni e mettiti la maschera.”Mi portò verso una delle due camere e quando aprì la porta e mi fece entrare, quasi mi prese un colpo. Proprio non me l’aspettavo! In mezzo alla stanza, nudo e con un battacchio tra le gambe che gli arrivava quasi a mezza coscia, mi stava guardando sorridendo, intento a non perdersi nemmeno una sfumatura del mio corpo. Non avevo per niente esperienza, ma quell’appendice mi appariva enorme e mostruosa.
Prendendo una sedia e spostandola davanti a lui, Luana disse guardandoci:“Maona questo è Johnny. Johnny questa e ...
... Maona. Vieni Maona, siediti qui.”“Piacere, io sono Giovanni, detto Johnny.”Io rimasi un attimo di troppo intontita da quella situazione avvertendo il sangue del mio cuore martellarmi le tempie e solo dopo mi resi conto che non avevo ancora aperto bocca e ricambiato il saluto:
“Piacere ….. Maona.”Fu solo la fortuna che mi fece trattenere solo all’ultimo istante dal pronunciare il mio vero nome e questo mi fece esalare un sospiro che Luana interpretò non proprio correttamente, ma che era solo di sollievo.
“Piace anche a te, vero? Eh, sì. Questo e davvero un bel cazzo. Sentilo, toccalo pure, non morde, sai?” Johnny era anche un bel ragazzo, con un bel corpo tonico ed atletico, ma non stracarico di palestra. Per fortuna rispondeva ai miei canoni di gradimento. Questo non era importante, ma credo che mi avrebbe aiutato molto a sopportare tutta quella situazione. Non avevo mai visto bene il cazzo di mio marito, ma sapevo per certo che non era depilato e notai subito che, come me, anche lui lo era nelle sue parti intime.“Ma dove l’hai trovata questa meraviglia?”Disse lui rivolto a Luana.“Non ti far venire grilli per la testa. Per ora è solo da guardare e non toccare.”A quel complimento arrossii fin sulla punta dei capelli e fingendo indifferenza cercai di guardare altrove, ma la curiosità mi attanagliava e per quanto mi sforzassi di mostrare indifferente il mio sguardo era sempre calamitato sul suo cazzo.Rimasi immobile, guardandolo come ipnotizzata. Era la prima volta che ...