La Caduta. Atto Quattordicesimo. Di Serena Prima, Nimandeo Feral e di ciò che fu.
Data: 23/06/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... Proprio niente.-, rispose una dei Justicarii. Una donna. Pelle scura, capelli lunghi, veste in cuoio e una mitraglietta a tracolla, oltre al Tantō in pugno. -Non mi hanno promesso nulla. Sono stata io a chiamarli. La mia vita è mia, Asrufio. E né la Cerchia né i Justicarii ne disporranno.-, disse Serena. -Nimandeo è morto. Vuoi il Trono? Accomodati!-, esclamò Asrufio, -Ce lo riprenderemo!-. Uno dei Justicarii si tolse il cappuccio. Nimandeo Feral. Ripulì la lama dal sangue pulendola sulla veste dell’uomo che aveva ucciso. -Le voci sulla mia morte sono state abbastanza esagerate. E tu abbastanza stupido da scegliere di crederci.-, disse. Asrufio rimase a bocca aperta. E si accorse di non riuscire a respirare. Realizzò cosa fosse. Il veleno! Il maledetto veleno! -Quattro gocce.-, disse Serena, priva di ogni emozione. Asrufio crollò a terra. La giovane alzò lo sguardo. Serena Prima sorrise. -Tu porterai il mio messaggio alla Stirpe. E poi, a Roma.-, disse. La giovane, impaurita a dispetto dell’odio, annuì. -Riferirai loro che Nimandeo Feral e le sue forze, con me e le mie, abbandonerà l’Impero di Roma. Gli dirai di non cercare vendetta poiché i Justicarii procederanno a vendicarci. E concluderai ...
... dicendo loro che da ora, le terre soggette a Nimandeo Feral entrano a far parte della Confoederatio Asiae, e che estendono a Roma una mano in amicizia, ma non in sudditanza. Riferirai tutto questo. Esattamente come te l’ho detto.-, disse Serena. La giovane annuì di nuovo. E Serena le diede un cavallo e provviste per raggiungere le linee lealiste.
Fu così che fu fondata la Confoederatio Asiae, comprendente numerose isole e tribù. Essa, rafforzata dal regno di Nimandeo Feral e successivamente di suo figlio, Aliseo, si disinteressò interamente al destino dell’Impero di Roma e divenne un fiorente crocevia di popoli, sorvegliato dalle armate federali strette in un patto di mutua alleanza, prosperità e soccorso. Serena Prima e Nimandeo Feral vissero come marito e moglie per i successivi cinquant’anni quando poi Nimandeo morì per cause naturali. Serena, abdicando in favore del figlio, si fece monaca presso i Monaci Zen Shura e scrisse le proprie memorie nel libro Historia Primae. In esso, insieme a un breve racconto delle sue radici e della sua famiglia, vi è anche la postilla per il futuro, affinché mai più sorga un potere che opprima i popoli. Serena Prima morì sessantatré anni dopo la fine dell’Impero.