"ancora un'avventura per mia cognata"
Data: 25/03/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... assentarsi per farmi rimanere solo con Germana.
"Come va?" le chiesi
"Come vuoi che vada, Maria sicuramente te ne avrà parlato" disse.
"Sì, mi ha detto qualcosa, fra cui anche che le hai confessato ciò che accadde tra noi" risposi.
"Sì, non so quante volte ho pensato a noi e a quella meravigliosa sera di agosto - disse con gli occhi bassi - ti ricordi la canzone che suonavano?"
"Certo, 'Come vorrei' di Giorgia: spesso l'ho risentita e sono tornato indietro nel tempo"
"Prima che ritorno a Londra, me la ricanteresti?" chiese.
Non risposi, ma:
"Aspetta - le dissi, e mi allontanai per prendere la mia borsa - questo è tuo"
Le restituii il suo slip.
"Lo avevi tu? Mi facesti tornare a casa, senza".
Le spiegai quello che, in realtà, era successo e lei, con un sorriso, me lo rese.
"Conservalo tu! Magari potessi..." non finì la frase per il sopraggiungere di Maria, che mi sorprese con quel pezzo di "stoffa nera" tra le mani.
"Le mutandine incriminate" osservò in tono scherzoso, ma, vedendo il viso rosso della cognata, le si avvicinò e la strinse a sé.
"Federico, dobbiamo aiutarla a vendere o affittare la casa dei suoi genitori; quando possiamo andare a darvi uno sguardo?" propose.
"Anche domani che è sabato" risposi.
Quando io e Maria restammo soli:
"Ma a che gioco stai giocando? - chiesi - Dove vuoi andare a parare?"
"Voglio aiutarla; mi mette una pena nel cuore, vorrei che tu ancora una volta la renda felice, facendola sentire ...
... donna.... Poi, magari, se il mio maritino ci riesce, dopo può rendere felice anche la sua mogliettina."
"Un gioco a tre? Lo credi opportuno? Non pensi che potremmo perderla per strada?"
"Lascia fare a me" rispose decisa.
Quel pomeriggio avevo preso degli impegni in ufficio, per cui mi feci accompagnare, con la mia auto, da Maria e da Germana, che poi proseguirono per un giro all'Outlet.
Rientrai con la metro, ma non era, ancora, rincasato nessuno.
Mi preparai un drink e cominciai a sorseggiarlo, quando sentii il cancello aprirsi.
Dal balcone del salotto vidi Rodolfo, che parcheggiava la macchina della sorella dirigendosi verso casa.
Senza aspettare che bussasse aprii la porta e lo feci accomodare.
"Preparo qualcosa anche per te" chiesi
"No, non bevo mai fuori dei pasti, prendo un bicchiere di acqua frizzante, se non ti dispiace" rispose.
E così facendo si diresse in cucina, mentre il vociare allegro delle mie donne si fece sentire dal giardino.
Egli, come le sentì arrivare, quasi per evitarle, prese le scale e si ritirò in camera sua.
Mia moglie e nostra cognata erano allegre e sorridenti, con borse e pacchettini varcarono l'uscio.
"Amore, se sapessi quante cose abbiamo acquistato - disse Maria facendomi l'occhiolino - Dobbiamo lavarle subito così qualcosina la possiamo indossare già domani."
Si chiusero in bagno e fecero un veloce bucato a mano.
Fu riempito lo stenditoio a muro della cucina, da una quantità di mutandine, reggiseni e ...