1. "ancora un'avventura per mia cognata"


    Data: 25/03/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... questione Rodolfo & Germana un altro paio di volte, per cui seppi che i due da anni dormivano in letti separati, e siccome lavoravano per una agenzia che non tollerava dipendenti divorziati, stavano assieme solo per le apparenze.
    
    Chiesi anche a mia moglie se fosse stata lei ad invogliarli a passare le feste con noi e, in un certo qual modo, il suo zampino c'era.
    
    "Quindi non dobbiamo cedere camera nostra - mi disse - possono dormire nella camera dove dormivano i ragazzi, che ha anche il bagno indipendente."
    
    "Meno male, così potrai approfittarti ancora di me" le risposi scherzando.
    
    Il ventitre mattina, alle undici, parcheggiai l'auto nel garage brevi soste dell'aeroporto ed entrammo ad aspettarli nella sala d'attesa degli arrivi.
    
    Fu annunciato l'arrivo e noi ci alzammo per riceverli.
    
    Fui proprio io ad individuarli e, facendo gesti con il giornale, ci facemmo scorgere. Vennero di corsa verso di noi.
    
    Tutti e due furono felici di rivederci e anche noi lo eravamo.
    
    Recuperammo i loro bagagli e, mentre mi aspettavano fuori andai a prendere la macchina.
    
    Lui era invecchiato parecchio: pochi capelli, già tutti bianchi, e mi sembrava anche un tantino curvo sulle spalle.
    
    Lei, invece, seppur trasformata dagli anni, era rimasta una gran bella femmina.
    
    Fasciata in un jeans a vita bassa, stretto, metteva in evidenza un culetto ancora bello sodo; la camicia, con sopra il maglioncino a "V", faceva intravedere il solco del seno, che sembrava un tantino più ...
    ... grande di quello che ricordavo.
    
    Rodolfo si sedette davanti, accanto a me, Maria e Germana dietro.
    
    Le solite stupidate che si dicono quando ci si incontra dopo tanti anni e poi l'arrivo a casa dove erano ad aspettarci i genitori anziani di mia moglie.
    
    La commozione fu palese e qualche lacrimuccia scappò a tutti, compreso me e Germana.
    
    Fui io a ristabilire la normalità. Corsi in cucina e preparai un caffè degno del miglior bar della mia città.
    
    Lo bevemmo seduti in salotto e, solo dopo, i due fratelli, con Germana al seguito, andarono di sopra a posare le loro cose.
    
    Mio suocero mi fece commuovere, nel ringraziarmi per l'ospitalità a loro concessa.
    
    "Sei davvero una brava persona! Maria è stata fortunata; grazie di cuore".
    
    Per togliermi dall'imbarazzo scappai anch'io di sopra e lì chiamai in disparte Maria chiedendole cosa voleva fare per il pranzo.
    
    "Uno spaghetto veloce e ci sono le cotolette già impanate; tutto organizzato."
    
    Erano anni che non avevamo più la casa piena di ospiti, mancavano solo i miei due figli, che sarebbero, comunque, arrivati l'indomani da Milano.
    
    Loro sarebbero stati ospiti delle fidanzate per tutto il periodo delle feste e presenti da noi, per il cenone della vigilia e per il pranzo di Natale.
    
    Finalmente passò la vigilia, Natale e Santo Stefano, così il ventisette avemmo una parvenza di normalità.
    
    Rodolfo chiese a Maria se poteva prestargli la sua auto e si offrì di accompagnare i genitori a casa.
    
    Maria fece in modo di ...
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