"ancora un'avventura per mia cognata"
Data: 25/03/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
I ricordi di quella estate mi tennero occupata la mente fino alle tre di notte.
Poi crollai.
L'indomani mattina saltai giù dal letto come un fulmine: era tardissimo.
In cucina Maria aveva preparato la colazione e sentii il borbottio della moka.
Mi sedetti al tavolo e, mentre mia moglie mi versava il caffè, avvertii su di me il suo sguardo indagatore.
"Mi dici che ti prende? E' da quando ti ho dato la notizia di mio fratello, che sei così pensieroso. Mica possiamo mandarli in albergo?"
"Come, in albergo? Vuoi farli dormire qua da noi?" chiesi
"E dai... non li vediamo da tutti questi anni; fammi contenta, che poi ti accontento" così dicendo si passò prima la lingua sulle labbra e poi, girandosi, si abbassò di poco il pigiama, mostrandomi il culo.
Sapeva che in quel modo avrebbe ottenuto tutto, ma non immaginava che i miei crucci erano altri.
"Ma li hai più sentiti?" domandai.
"Sì, sono in contatto con Germana su facebook"
"Non me ne hai mai parlato" replicai
"Non credevo fosse importante, comunque ti manda sempre tanti affettuosi saluti, ed ha commentato la foto del tuo compleanno con cuoricini, baci e tanti like" disse.
"Mhmm - grugnii - se davvero mantieni le promesse che prima mi hai fatto, posso concedergli anche la nostra camera da letto" e prendendola per il braccio l'attirai a me e la feci sedere sulle mie gambe.
"Quale promessa? Mi stavo umettando le labbra, perché le sento secche e mi stavo grattando il popò, che hai capito, ...
... brutto ricattatore porco? Così scherzando prendemmo il caffè e ci avviammo nei nostri rispettivi bagni per prepararci.
In effetti ero parecchio restio a rivederli o, meglio, a rivedere lei; chissà se ricordava, ancora, quella notte, già quella dell'agosto del '95.
"Dai - mi dissi - verificherai tutto fra dieci giorni."
Sempre da Maria seppi che sarebbero arrivati l'antivigilia di Natale e, ovviamente, dovevamo andare io e lei a prenderli all'aeroporto.
Quel giorno tornai a casa tardissimo; erano passate le sette di sera.
Aprii la porta di ingresso e trovai Maria in cucina che smanettava con il cellulare.
"Così tardi? - mi chiese - Avresti potuto anche fare uno squillo per rassicurarmi"
"Giornataccia; ma lo sai che all'approssimarsi di queste feste è sempre così. Ti va una pizza fuori?" domandai
"Sono combinata male, non vedi? Dovrei vestirmi, truccarmi, e poi, anch'io sono stanca; se proprio vuoi chiamiamo la pizzeria e ce la facciamo portare"
Così facemmo e in meno di mezz'ora un Rider citofonò, recapitandoci due margherite.
Maria, subito dopo cena, si recò in bagno, mentre io finivo di seguire il telegiornale.
Stranamente il riscaldamento era a palla; in casa dovevano esserci più di ventiquattro gradi. Capii il perché, quando mi si presentò davanti la mia "gattona"
Entrò in salotto con addosso la sua pelliccia di volpe argentata, quella corta al ginocchio e stivaloni neri alti. Aveva raccolto i capelli in uno chignon alto, spettinato.
Ma ...