1. SEGRETARIA PARTICOLARE. Cap. 1


    Data: 15/06/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Lesbo Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu

    ... stanze e delle fotocopie. Per quanto avessi svolto solo compiti minimi e subito prove particolari da quelle donne, ero consapevole che il loro giro d’affari era notevole, le telefonate proveniva da mezzo Mondo: Asia, Arabia saudita e Los Angeles in particolare, ma erano numerose e di uffici importanti, inoltre le donne lavoravano sempre molto, sempre al computer e al telefono. Per quanto potevo capire ognuna di quelle donne valeva centinaia di migliaia di dollari e ne producevano milioni. Il giorno dopo fu la volta di Irisel. Fui infatti chiamato nel suo ufficio e la trovai sopra la scrivania, le lunghe gambe accavallate, gambe eleganti, affusolate, lunghe e sexy, che mi sorrideva sorseggiando un bicchiere di vino. ‘Oh, eccolo qua…vieni’.carino…vieni qua”.fatti guardare..’ Andai da lei. Mi toccò il volto e poi il colletto della camicia. ‘Come ti trovi qui da noi?’ ‘Bene..ecco ‘Bravo. Lo sapevo. Ho capito subito che sei uno sveglio. Sveglio e ubbidiente. Vero?’ ‘E…io.. ‘Oh, non parlare…hai un volto così carino quando stai zitto. Gli uomini sono stupidi, non dovrebbero parlare. Concordi?’ e mi toccò i pettorali sopra la camicia con entrambe le mani, un tocco approfondito, come se io fossi un giocattolo nelle sue mani. In effetti mi sentivo così. Annuii. ‘..si Signora Irisel…meglio se sto zitto.’ ‘Bravo’- e mi dette un piccolo bacetto sulla guancia..- sei carino così. Vieni qua..’ E scese dalla scrivania tenendomi una mano sul petto. Era più alta di me. Era una donna di colore ...
    ... dai tratti molto caucasici e quando rideva le gengive si vedevano bene. Mi prese i fianchi e mi disse: ‘Togliti i pantaloni e vieni a sedere qui da me..’ così si allontanò da me per sedersi su una poltroncina bassa della sua stanza. Mi tolsi i pantaloni e le scarpe, rimanendo in camicia, cravatta e giacca. E calzini. Lei rise vedendo il mio tanga da donna e il mio uccello depilato. ‘Che carina’.stai bene’.vieni qua!’ e si dette una pacca sulle ginocchia per indicarmi la posizione. Lentamente andai da lei. Mi sentivo ridicolo mezzo nudo a quel modo, ma anche un poco eccitato. ‘Anzi, fammi una cortesia,c arina…riempimi quel bicchiere di vino e portamelo.’ Annuii. E d esegui l’ordine. ‘Tu bevi vino?’ ‘No, Signora’ ‘Fai bene. Il vino non va bene per le segretarie particolari. Da loro alla testa e poi combinano stupidate..ah ah’ e rise di gusto. Anuii. Lei mi fece segno di sedermi sopra di lei. Mi accomodai sulle sue ginocchia. ‘Oh, sei leggero…bravo…mantieniti in forma! Odio le segretarie grasse!’ e mi dette uno schiaffetto sulla faccia. Annuii. ‘Bene. Vedo che Tania ha fatto il suo giochetto preferito. Lei odia i peli. Quindi ricapitolando: io odio i grassi, Tania i peli e Mandy le bugie…ricordato bene. Scoprirai poi cosa piace o non piace alle altre. Impara e regolati di conseguenza’ Annuii. ‘E sai cosa piace a me?’ Scossi la testa. ‘I ragazzi. Oh, amo i giovanotti come te. Giovani. Acerbi. Che hanno da poco finito l’università. Il mio ragazzo, Drekk, ha terminato la St.John’s ...
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